Venerdì 11 aprile 2025 ore 18
Sezione Letteratura
CLARA STELLA
CONTRO I «SEMPITERNI GESTI DEL DOMESTICO RITO»: CLELIA ROMANO PELLICANO TRA GENEALOGIE DI PENSIERO E NUOVE ROTTE (1873-1923)
Venerdì 11 aprile 2025 alle ore 18 nella sede del Lyceum in Lungarno Guicciardini 17 a Firenze saremo liete di ospitare Clara Stella che parlerà del suo studio su Clelia Romano Pellicano, delegata del Consiglio Nazionale Donne Italiane (Cndi) al Congresso suffragista di Londra del 1909, dove rappresentò le donne italiane in uno dei consessi fondamentali per il raggiungimento del diritto al voto da parte della società femminile europea e internazionale, rimane una figura elitaria, largamente trascurata dalla storiografia e dalla critica letteraria.
Il pensiero di Pellicano, in dialogo diacronico e sincronico con la letteratura femminista e il movimento suffragista, sfida le convenzioni sociali e culturali del suo tempo con un’analisi affilata e trasversale. Essa infatti si concentra in particolare sui ruoli di genere, denunciando sia le aspettative domestiche e la relegazione a ruoli subalterni delle donne borghesi, sia le violenze quotidiane perpetrate ai danni del sottoproletariato femminile calabrese di fine Ottocento.
A livello intellettuale, attraverso i suoi scritti letterari e politici, l’autrice si inserisce nel dibattito primo novecentesco sull’inferiorità del cervello femminile, una discussione che ebbe un impatto significativo sul pensiero dell'epoca riguardo alle differenze di genere. Questo dibattito, di matrice intellettuale e paneuropea, vide la partecipazione di figure di spicco nel campo della medicina e delle scienze sociali quali il neurologo tedesco Paul Julius Möbius, il criminologo italiano Cesare Lombroso, l’antropologo francese Gustave Le Bon, il medico Edward Clarke e il filosofo inglese Herbert Spencer. Il presente intervento analizza dunque il contributo di Pellicano a partire dalla sua prefazione a La donna e la legge di Carlo Gallina (1872), dove l’autrice teorizza e denuncia lucidamente ciò che definisce la “sessualizzazione” del cervello delle donne. Le conseguenze di tale accerchiamento e svilimento del potenziale intellettuale femminile si riflettono ed emergono anche nelle variegate figure che popolano le sue novelle di costume, nel laboratorio tipologico del romanzo a puntate Verso il destino (a lungo creduto perduto), e nei racconti più marcatamente sociali della raccolta Novelle calabresi.
Clara Stella, è ricercatrice nel campo degli studi linguistici e letterari, con un percorso accademico internazionale tra Inghilterra, Norvegia e Spagna. Attualmente ricopre il ruolo di ricercatrice tenure track presso l’Università di Padova dove insegna anche Letteratura italiana del Rinascimento nel corso di laurea Italian Medieval and Renaissance Studies. La sua ricerca spazia dall’italianistica alla storia dell’idee, con un focus particolare sulla querelle des femmes e sul pensiero politico-religioso del Rinascimento. Stella ha contribuito anche al campo delle digital humanities, partecipando alla creazione di database internazionali sulla Legacy of Birgitta of Sweden, e si è distinta anche nell’organizzazione di eventi accademici e nella divulgazione culturale. Stella ha co-fondato la casa editrice Le plurali e il suo lavoro sulla suffragista Clelia Romano Pellicano, premiato con il Bookciak Narrativa 2024, testimonia il suo impegno nel portare alla luce figure femminili pionieristiche.
Clelia Romano Pellicano (1873-1923) fu una scrittrice, giornalista e attivista italiana, figura di spicco del primo movimento femminista in Italia. Nata a Napoli da una famiglia aristocratica, ricevette un’alta educazione che le permise di sviluppare un pensiero critico e progressista. Sposò il marchese Francesco Maria Pellicano, ma mantenne una forte indipendenza intellettuale.
Si impegna attivamente nel nascente movimento suffragista per chiedere pubblicamente l'estensione alle donne del diritto al voto. Nel 1909 è a Londra a rappresentare l'Italia come socia delegata del Consiglio Nazionale Donne Italiane (Cndi) al Congresso Internazionale femminile per il voto alle donne, a cui partecipano delegate da tutto il mondo, dall'Europa all’Australia, dalla Nuova Zelanda all’Africa. Qui ha modo di ammirare e incontrare le più grandi personalità del movimento femminista internazionale, dall'americana Carrie Capman Catt, fondatrice della League of Women Voters e dell'International Alliance of Women, alla pioniera del suffragismo britannico Millient Fawcett, e tante altre ancora di cui racconta nel resoconto scritto dalla capitale inglese per il periodico torinese La Donna. Interpreta la sua battaglia, oltre che con le sue opere letterarie e con i suoi articoli: collabora come giornalista tra gli altri con La Nuova Antologia di Firenze e Il Giorno dell’amica Matilde Serao. Nel 1910, scrive la prefazione a La legge e la donna di Carlo Gallini, opera che ambiva a sollecitare il parlamento italiano ad ammettere le donne al voto. Nel 1914 partecipa al congresso per rivendicare i diritti sociopolitici delle donne, a Roma, per richiedere una migliore retribuzione del lavoro femminile al pari degli uomini. Nel 1918, a ridosso della Grande Guerra, Clelia unisce la sua voce, a quelle di quanti riconoscono nelle capacità dimostrate dalle donne nei più disparati ruoli della società, in sostituzione degli uomini mobilitati, il pegno per un maggiore contributo delle donne alla vita pubblica e alle professioni, nell'auspicio di una Europa finalmente pacificata. La sua produzione letteraria include romanzi, novelle e saggi che esplorano la condizione femminile e le dinamiche sociali del suo tempo. Pellicano si distinse per il suo impegno nel promuovere l’istruzione femminile, contribuendo significativamente al dibattito culturale e politico dell’Italia di inizio Novecento.
Vi aspettiamo!
Gabriella Messeri e Alessandra Pescarolo
Sezione Letteratura
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