Pillole di settembre 2021

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Puntuale, dopo la pausa estiva, riprende la programmazione della sezione Letteratura con la recitazione del XXVIII canto del Purgatorio da parte di Riccardo Pratesi che, con la sua consueta bravura e disponibilità, legge per noi questo che è uno dei canti più complessi e significativi della Commedia.

 

Giunto sulla vetta del monte del Purgatorio, con Virgilio e Stazio, Dante entra nella foresta viva, che è la rappresentazione poetica dello stato di innocenza dell’umanità prima del peccato, contrapposta alla selva oscura in cui l’uomo è caduto.

Dante s’inoltra in quel luogo incantevole dove

 

E là m’apparve, sì com’elli appare

Subitamente cosa che disvia

Per maraviglia tutto altro pensare,

una donna soletta che si gia

e cantando e scegliendo fior da fiore

ond’era pinta tutta la sua via

 

Protagonista degli ultimi cinque canti del Purgatorio, Matelda ha la funzione di accompagnare le anime che hanno compiuto la purificazione e di prepararle a salire alle stelle. Sarà lei a compiere il rito indispensabile per raggiungere il Paradiso, immergendo Dante nelle acque del Lete che cancella la memoria dei peccati commessi e conducendolo a bere le acque dell’Eunoè per aiutarlo a rafforzare la memoria del bene compiuto.

Caratterizzata da una straordinaria bellezza e da una grande armonia di gesti, Matelda è la custode del Paradiso Terrestre, il simbolo dell’assoluta felicità dell’umanità in armonia con Dio, quella di cui godettero Adamo ed Eva prima del peccato originale.

Riguardo all’identità di Matelda, il cui nome compare soltanto nel canto conclusivo del Purgatorio, gli antichi commentatori la identificarono con la contessa Matilde di Canossa, altri l’hanno individuata in una delle donne della Vita Nova, altri ancora propendono per la mistica Mechthild von Hackeborn o per la beata Matelda Nazarei di Matelica, di cui  Dante avrebbe potuto sentito parlare.

Ma forse, come scrive il critico Umberto Bosco, Matelda è solo “un’idea figurata a cui il poeta ha dato un nome a cui non sappiamo che valore attribuire”.

 

 

Riccardo Pratesi, laureato in Fisica e Dottore di Ricerca in Storia della Scienza, è professore di Matematica in istituti di istruzione secondaria superiore.

E’collaboratore del “Museo Galileo- Istituto e museo di Storia della Scienza” per le attività didattiche e divulgative e curatore del volume “Galileo Galilei: due lezioni all’Accademia Fiorentina circa la figura, sito e grandezza dell’Inferno di Dante”, edizioni Sillabe, Livorno 2010.

Appassionato e profondo conoscitore della Commedia di Dante, è anche curatore di alcuni canali Youtube di recitazioni dantesche e di questioni matematiche.