Mario Castelnuovo-Tedesco e Firenze: gli anni di formazione
Ildebrando Pizzetti
L’incontro di Mario Castelnuovo-Tedesco con Ildebrando Pizzetti (1880-1968) fu determinante per la sua formazione di compositore, grazie alla statura di spicco del musicista parmense, che giunse a Firenze nel 1908 come docente di armonia, contrappunto e fuga dell’Istituto Musicale “Luigi Cherubini”: Castelnuovo-Tedesco non ebbe esitazioni a lasciare il rigido, retrivo insegnamento di Antonio Scontrino per quello del nuovo maestro e con la sua schiettezza riuscì anche a ricomporre il contrasto violentemente scoppiato con Scontrino, che non intendeva rinunciare a un allievo così dotato. Il rapporto del giovane compositore con Pizzetti ebbe luci ed ombre (arrivando Pizzetti a impedire, nel 1959, la rappresentazione del Mercante di Venezia di Castelnuovo-Tedesco alla Scala), ma inizialmente fu di enorme stimolo a Castelnuovo-Tedesco, sia per il proficuo approccio didattico del maestro, sia per la fruttuosa possibilità di frequentare la cerchia d’intellettuali che si riunivano in casa di Pizzetti. Ecco come, alternando il rigore alla libertà creativa, si completò la formazione musicale di Castelnuovo-Tedesco nei cinque anni in cui studiò con Pizzetti (diplomandosi in Composizione al Conservatorio di Bologna nel 1918): «Se […] Pizzetti era rigorosissimo nell’insegnamento del contrappunto, lasciava invece piena libertà nella pratica della composizione. Gli portavo i miei pezzi, e li discutevamo insieme (quasi alla pari, da buoni colleghi): egli faceva le sue osservazioni e le sue critiche (acutissime) sia sulla concezione generale, che sui particolari dettagli; poi mi diceva: “Ci ripensi, e, se n’è convinto, li corregga; ma li corregga da sé!» (Mario Castelnuovo-Tedesco, Una vita di musica (un libro di ricordi), a cura di J. Westby, Fiesole, Cadmo 2005, p. 90). La prima prova di fiducia e considerazione da parte di Pizzetti nei confronti dell’allievo fu il fatto di affidargli la trascrizione pianistica delle musiche di scena per il dramma dannunziano La Pisanella, alle quali Castelnuovo-Tedesco dedicò anche il suo primo saggio critico, pubblicato su “La Critica musicale” nel 1919. Il Fondo Mario Castelnuovo-Tedesco al Lyceum conserva la copia della riduzione pianistica di quest’opera, con l’autografo di Pizzetti.
Ildebrando Pizzetti, La Pisanella. Drame de Gabriele D’Annunzio. Partition pour chant et piano. Transcription par Mario Castelnuovo-Tedesco, Firenze, Forlivesi 1919 [copia autografata da Pizzetti]
Ildebrando Pizzetti, La Pisanella. Drame de Gabriele D’Annunzio. Partition pour chant et piano. Transcription par Mario Castelnuovo-Tedesco, Firenze, Forlivesi 1919 [copia autografata da Pizzetti]. Particolare dell'autografo di Ildebrando Pizzetti.
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