Firenze,
Palazzo Adami Lami
Lungarno Guicciardini, 17
E-mail:
info@lyceumclubfirenze.it
La Presidenza del Lyceum propone il video che presenta gli scatti di Massimo Sestini, scatti che giungono agli occhi e arrivano al cuore.
La Sezione Attività Sociali presenta il video realizzato dallo psichiatra Prof. Carlo Faravelli, che illustra il quadro della situazione e le possibili strategie per fronteggiare il problema delle relazioni interpersonali al tempo della pandemia.
La Sezione Scienze del Lyceum Club di Firenze propone la conferenza virtuale di Francesco Cataluccio, dal titolo L'abbaglio della luce.
Francesco Matteo Cataluccio (Firenze, 1955) ha studiato filosofia, arte e letteratura a Firenze e Varsavia. Ha curato le opere di Witold Gombrowicz (presso Feltrinelli e il Saggiatore) e di Bruno Schulz (Einaudi). Ha scritto: Immaturità. La malattia del nostro tempo (Einaudi, 2004; nuova edizione ampliata: 2014); Che fine faranno i libri? (Nottetempo, 2010); Vado a vedere se di là è meglio. Quasi un breviario mitteleuropeo (Sellerio, 2010; Premio Dessì per la letteratura); Chernobyl (Sellerio, 2011); L'ambaradan delle quisquiglie (Sellerio, 2012); La memoria degli Uffizi (Sellerio, 2013); In occasione dell'epidemia (Edizioni Casagrande, Bellinzona CH, 2020). Collabora a "ilPost.it" e "doppiozero.com". Nel 2013 ha vinto il Premio Ryszard Kapuściński.
La Sezione Musica vi offre l'emozionante ascolto della Ninna-nanna per Alina op. 22 di Alvaro Company, un pezzo di grande eleganza e tenerezza, dedicato alla violinista Alina Company, che lo esegue insieme al pianista Stefano Fogliardi in una registrazione dal vivo effettuata nella sede del nostro Lyceum fiorentino, in Palazzo Adami Lami.
La Presidenza e la Sezione Scienze e Agricoltura propongono l'intervista al Prof. Giuseppe Benagiano, un grande onore e una straordinaria occasione per il Club.
Il curriculum del Prof. Benagiano, impietosamente riassunto, ci consente di avere una prospettiva di prima mano sull’Organizzazione Mondiale della Sanità -OMS-, l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie, nata nel 1948 per “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute", definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”.
Giuseppe Benagiano ha dedicato la sua vita professionale alle Donne e la sua competenza incontra pienamente lo spirito del Lyceum, dando voce anche a tutte coloro, che non hanno la possibilità di accedere alle risorse sanitarie e a programmi di prevenzione.
Giuseppe Benagiano è stato Professore ordinario, di Ginecologia ed Ostetricia all’Università di Roma La Sapienza e direttore dell’Istituto di Ostetricia e Ginecologia. È stato, tra i suoi vari incarichi, ricercatore Capo nel Programma di insegnamento post-laurea finanziato dai National Institutes of Health, USA, presso il Karolinska Institutet di Stoccolma, ricercatore Associato presso la Divisione Biomedica del Population Council, Rockefeller University di New York e professeur associé, di Ginecologia ed Ostetricia presso l’Università di Ginevra. Visiting professor in Università di tutto il mondo, ha svolto la sua attività di ricerca essenzialmente nel campo della riproduzione umana. Autore di numerosi libri e oltre 450 pubblicazioni scientifiche in prevalenza su riviste internazionali, è stato direttore del Programma speciale di ricerca, sviluppo e formazione alla ricerca sulla Riproduzione Umana dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, il più prestigioso ente di ricerca italiano in campo biomedico.
Il titolo della pillola di Settembre della Sezione Letteratura anticipa in modo chiaro e sintetico lo spirito del contributo che generosamente ci ha voluto offrire l’attore arco Predieri, da voi ben conosciuto per avere più volte collaborato con il Lyceum, con la sua competenza e la sua bravura, alla riuscita di varie iniziative del nostro club.
Nel filmato-intervista che proponiamo alla vostra attenzione egli ci dà la possibilità di conoscere più da vicino i meccanismi che concorrono alla realizzazione di uno spettacolo teatrale e ci offre numerosi spunti di riflessione circa le complesse problematiche collegate al mondo dello
spettacolo dal vivo in genere e di quello teatrale in particolare.
La sua analisi ci consente anche di venire a conoscenza dei molteplici aspetti pratici ed economici che gli operatori del mondo dello spettacolo devono affrontare, aggravati oggi dalle note difficoltà derivate dall’emergenza Covid che, imponendo il distanziamento sociale e la limitazione del
numero di spettatori, ha di fatto provocato il blocco di ogni attività.
Così, per la prima volta nella storia dell’umanità il teatro si è fermato e ad oggi ogni previsione di ripresa è ancora incerta; il teatro, dice Predieri, si trova ora in una fase di “terapia intensiva” ed ha bisogno del sostegno di istituzioni e cittadini per poterne uscire risanato.
Da parte loro gli operatori del teatro non si fermano. Tutti, artisti, tecnici e maestranze sono impegnati per una ripresa, speriamo a breve; le compagnie teatrali, pur in una situazione cosi incerta, complessa e contraddittoria, si stanno riorganizzando e ci si prepara ad allestire spettacoli che, auguriamocelo tutti, da novembre prossimo dovrebbero andare in scena.
Questo è l’auspicio di tutti noi che amiamo il teatro e la sua magia; sappiamo bene che il linguaggio teatrale implica, oltre al coinvolgimento emotivo, anche una certa prossimità fisica;
siamo disposti ad accettare le restrizioni e le regole di distanziamento pur di tornare a godere l’incanto di un buono spettacolo.
“Quanto è magico entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci. Non so perché. C’è un silenzio
profondo, ed ecco che il sipario inizia ad aprirsi … ed entri in un altro mondo.”
David Lynch
Marco Predieri, attore, regista, drammaturgo – giornalista pubblicista – operatore culturale.
Dopo il diploma di maturità classica, consegue la laurea in Storia presso l’Università degli Studi di Firenze. Dal 2006 è iscritto all’albo dei giornalisti della Toscana, elenco pubblicisti. Da giornalista ha collaborato continuativamente con diverse testate tra le quali il Corriere di Firenze/Nuovo Corriere, il Corriere Nazionale, Il Cittadino Oggi, Arti e Mercature, Toscana Oggi. Oggi svolge attività free lance e mantiene una collaborazione attiva con Toscana Oggi.
Artisticamente si forma come attore fin da bambino presso l’Accademia dei Piccoli di Firenze con Il Maestro Dino Parretti.
A 19 anni ottiene il primo contratto da professionista con la Compagnia Cenacolo delle Follie del regista Oreste Pelagatti, dove entra come attor giovane prendendo parte alla commedia “Arsenico e vecchi merletti”. Successivamente sarà interprete in ruoli primari in altre produzioni tra le quali la rivista “Quel lazzarone di Nerone” dove per lui viene scritto ex novo il ruolo di Mercurio e il classico di Agata Christie “Trappola per topi” nel ruolo di Christopher Wren. Nel 2005 Fiorella Sciarretta lo dirige ne “Il Visitatore” di Eric Emmanuel Schmitt, nella seconda edizione italiana dell’opera e l’anno seguente è protagonista di “Nel nome del Padre” di Luigi Lunari, per la regia di Rosaria Bux e la supervisione dello stesso autore. Dal 2008 ha fatto parte, fino alla sua chiusura, della compagnia di prosa radiofonica della Rai di Firenze, registrando i principali radiodrammi per Radio 2, Radio 3 e Rai International. Negli anni ha assunto la direzione artistica di vari teatri e festival, inaugurando a Firenze il Nuovo Teatro Lumiere, che lascerà nel 2015 per tornare a collaborare stabilmente con il Teatro di Cestello, che fu il suo primo palcoscenico con Pelagatti.
Il 31 gennaio 2014 debutta la sua prima opera da autore, la commedia “Cuori matti”. A quel debutto seguono quattro anni di tournee e altri cinque copioni da autore, tra i quali “Analisi Illogica” interpretata da Giorgia Trasselli e Simone Marzola. Ad agosto 2020 porta in scena il progetto Musical Days, con originale spettacolo Musical night, il Sogno del Teatro, per far ripartire il settore del teatro musicale, con alcuni tra i più celebri nomi del musical italiano, tra i quali Silvia Querci, Cristian Ruiz e Luca Giacomelli Ferrarini e le attrici Giorgia Trasselli e Francesca Nunzi.
Negli anni ha diretto numerosi spettacoli per festival e produzioni nazionali, tra questi due premiate edizioni di “Cyrano” delle quali è stato anche protagonista come attore. Tra i colleghi che ha affiancato in scena Claudia Koll, Fiorenza Brogi e Bob Marchese, Franco di Francescantonio, Virginio Gazzolo, Manuelita Baylon e numerosi altri.