Ore Stellate al Lyceum - aprile 2021

Nuovo spazio virtuale, il cui titolo è ispirato ad un libro dello scrittore austriaco Stefan Zweig "Ore stellate dell'umanità" (Sternstunden der Menschheit)

Nei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, sono numerosissime le pubblicazioni, che hanno visto la luce, affrontando aspetti diversi della sua vita e della sua opera: di particolare originalità è il contributo di Fulvio Conti, Il Sommo Italiano. Dante e l'identità della nazione (Carocci 2021), che analizza il ruolo ideale svolto dal Poeta nella costituzione dell'identità italiana. Con questa prospettiva, Fulvio Conti propone un censimento della presenza di Dante nella statuaria e nell'odonomastica, ma, soprattutto, nel pensiero e nelle ideologie, per indagare la sua influenza nel processo di “nation building” del nostro Stato. È una lettura del personaggio ricca di spunti nuovi ed estremamente attuali, che riconosce al Sommo Poeta una posizione determinante nella memoria collettiva. Lo studio di Fulvio Conti va, quindi, al di là dell'intento celebrativo, per raccogliere i frutti di una ricerca di molti anni, che riesce a ricostruire l'immagine di Dante negli ultimi tre secoli, la formazione del suo culto e il suo ruolo di simbolo dell'identità italiana.

Alessandro Trivisonno, presidente dell'Ordine degli agronomi e forestali di Firenze, che coordina una squadra di giovani esperti, impegnati nella tutela degli alberi secolari, ci presenta “Cura, sicurezza e conservazione degli alberi secolari nel nostro paesaggio”.

Quante volte, vedendo il tronco reciso di una pianta, abbiamo cercato di decriptare la sua età?

Gli anelli di accrescimento che si evidenziano di anno in anno nel fusto degli alberi sono, infatti, la manifestazione più evidente della sua attività vegetativa, che dipende strettamente dalle condizioni ambientali in cui cresce.

Si chiama dendrocronologia ed è la scienza, che consente non solo di datare l’età di una pianta, ma di individuare le tracce di eventuali incendi o attacchi di parassiti di cui è stata vittima. È una sorta di dialogo, che si instaura tra il mondo degli Uomini e quello delle Piante, che è, in fondo, il mondo degli Dèi: l’ulivo in cui Ulisse aveva scavato il suo letto nuziale, Filemone e Bauci trasformati in quercia e tiglio…

Il contributo attivo di Alessandro Trivisonno è un omaggio alla verde maestà delle piante secolari, giganti silenziosi e saggi, che Hermann Hesse considerava dei veri santuari: “Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità…”


Alessandro Trivisonno, Dottore Forestale - Nell’ambito del verde urbano si occupa di progettazione e gestione di aree verdi sia pubbliche che private, con particolare attenzione alla componente arborea. Valutazioni di stabilità e del rischio associato agli alberi.

Il suo studio svolge anche consulenza e progettazione in materia ambientale, agronomica e forestale, per lo sviluppo delle aziende agricole e delle relative filiere.

Abbiamo il piacere di condividere con voi un video relativo all'intervento di J.R. in - o meglio - su Palazzo Strozzi, intervento che sta suscitando le reazioni più disparate, dall'entusiasmo all'indignazione, a conferma del suo successo.

Quella monumentale immagine evocativa degli spazi interni del Palazzo e della loro destinazione d'uso, collocata sulla facciata dell'edificio, che richiama ad un tempo una casa di bambola e lo sventramento provocato da una bomba, è assolutamente rappresentativa del pensiero dell'artista, autore di opere di risonanza internazionale dal forte impegno sociale e etico, nel caso specifico vòlto a riflettere sul valore civico dei luoghi di cultura preclusi al pubblico dalla drammatica situazione che il mondo sta vivendo, e sull'insipienza di chi dovrebbe farvi fronte.

Come omaggio per la Pasqua 2021, la Sezione Scienze e Agricoltura vi regala un’intervista “stellata” all’illustratrice botanica Simonetta Occhipinti, “La Natura illustrata”, che lei ha dedicato al nostro Club, aprendo la sua casa nella verde campagna, appena fuori Firenze.

 

Piante comuni e rare, fiori più o meno noti, frutti dal sapore antico…un mondo fatto di foglie, di petali, di fronde… prende forma, come per magia, nei suoi acquerelli.

Per arrivare a dipingere con i più fini dettagli, quanto la Natura, quasi virgiliana, ci offre, è necessario un fine lavoro di mente, grande capacità di osservazione, una scelta raffinata di materie prime.

Solo con tanta dedizione si riesce a descrivere, con precisione scientifica, anche i più minimi dettagli, come accadeva con le fabulae pictae, come ha fatto Francesco Bacchiacca nello studiolo di Cosimo I…

Simonetta Occhipinti ha la dote straordinaria di saper riprodurre il vero, superando i valori puramente estetici e infondendo in ogni suo acquerello la sua grande sensibilità.

 


Simonetta Occhipinti è membro professionista SBA (English Society of Botanical Artists) e membro associato ASBA (American Society of Botanical Artists). Ha esposto le sue opere in sedi prestigiose come la Lindlay Hall a Londra, l’Accademia dei Georgofili e Il Museo Villa Bardini a Firenze, l’Hunt Institute for Botanical Documentation di Pittsburgh, gli Orti Botanici di Firenze, Lucca, Padova, Edimburgo, il Manggha Museum of Japanese Art and Technology di Cracovia.

Ha vinto due medaglie d’oro: al “London Botanical Art Show” organizzato dalla Royal Horticultural Society e al “Biscot International Exhibition” organizzato da Gardening Scotland and Royal Botanic Garden di Edimburgo.

Dal 2019 una sua opera è nella collezione permanente dell’Hunt Institute for Botanical Documentation.

Vive e lavora in Toscana, sulle colline di Firenze.

                                            

Mail. simonettaocchipintipaint@gmail.com

www.simonettaocchipinti.it