Eventi in corso e futuri

Eventi in corso e futuri

Lunedì 16 dicembre 2024, ore 18


Sezione Musica


IL PIANOFORTE DELL'ULTIMO SCHUBERT

Filippo di Bari, pianoforte

Filippo di Bari e Giulia Semerano, pianoforte a quattro mani

Musiche di F. Schubert


Prosegue l'importante collaborazione del Lyceum con gli Amici della Musica di Firenze per dedicarci agli ultimi capolavori pianistici di Franz Schubert, per il quale il 1828 fu non soltanto l'ultimo anno di vita, ma anche un prodigioso periodo creativo di gioielli assoluti della nostra storia musicale, come la Fantasia in Fa minore per pianoforte a quattro mani op. 103 D 940 e la Sonata D 960 in Si bemolle maggiore. Ad interpretare questi due sublimi testamenti schubertiani sarà il pianista Filippo Di Bari, che, nella Fantasia in Fa minore, sarà affiancato dalla pianista Giulia Semerano.

Le iniziative della Sezione Musica del Lyceum sono sostenute da Centrica-Imagine more.

Prenotazione obbligatoria entro Venerdì 13 dicembre a sezionemusicalyceum@gmail.com

Il concerto è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. E' gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.

Vi aspettiamo!
Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese
Sezione Musica



Filippo Di Bari, è nato a Firenze, dove ha iniziato i suoi studi di pianoforte e musica da camera sotto la guida di Sergio De Simone, Ilaria Maurri e Fabrizio Lanzoni presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e la Scuola di Musica di Sesto Fiorentino. Dal 2013 vive nel Regno Unito, dove ha proseguito la sua formazione con Gabriele Baldocci al Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance, conseguendo un Master nel 2014. Parallelamente ha approfondito gli studi di musicologia con Julian Johnson presso la Royal Holloway University of London, conseguendo nel 2022 un Master con una tesi dedicata alla Sonata D 960 di Franz Schubert. Nel 2012 è stato Visiting Musician in residence alla Musik-Akademie Basel, in Svizzera, nell’ambito del Progetto Leonardo della Comunità Europea.

Filippo si esibisce regolarmente sia come solista che in diverse formazioni cameristiche. Ha eseguito il Concerto K 414 di W. A. Mozart con l’Ensemble Bisentium ed è stato tra i membri fondatori dell’Ensemble Nuovamusica, diretto dal M° Mauro Bonifacio, impegnato nella promozione di compositori italiani emergenti attraverso prime esecuzioni. Nel 2022 ha eseguito il Concerto in la minore di R. Schumann con la Royal Holloway Symphony Orchestra.

Durante la sua formazione ha partecipato a corsi, seminari e masterclass di pianoforte, analisi, musica da camera e clavicembalo con importanti docenti e interpreti come Martino Tirimo, Benedetto Lupo, Ilana Vered, Claudio Martinez-Mehner, Ronald Brautigam e Julian White. Ha ricevuto premi in concorsi nazionali e internazionali e borse di studio da enti pubblici e privati in Italia, USA e Regno Unito.

Filippo vive a Londra, dove è docente di pianoforte presso il Junior Department del Trinity Laban Conservatoire, Blackheath High School ed Eltham College.

Giulia Semerano, ha studiato al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, sotto la guida del M° Giovanni Carmassi, e successivamente si è perfezionata alla Scuola di Musica di Sesto Fiorentino, sotto la guida del M° Sergio De Simone e del M° Ilaria Maurri per la musica da camera. Ha partecipato a masterclass e corsi di perfezionamento tenuti da musicisti come Claudio Martinez-Mehner, Martino Tirimo, Pascal Rogè e dal settembre 2013 ha proseguito la sua formazione con il M° Sergio De Simone presso il Trinity Laban Conservatoire di Londra, dove ha conseguito Master e Artist Diploma con il supporto del Trinity Laban Scholarship Fund. Nel 2023 ha conseguito un Master in Educazione Musicale per l’Infanzia presso il Centre for Research in Early Childhood e la Birmingham University.
Molto interessata alla valorizzazione della musica contemporanea, è tra i membri fondatori dell'Ensemble NuovaMusica, con cui si dedica a prime esecuzioni di compositori italiani sotto la direzione del M° Mauro Bonifacio, e successivamente del CrossContemporary
Project, un ensemble dinamico che promuove la musica da camera del XX e XXI secolo.
Si esibisce in varie formazioni cameristiche per importanti festival e sale da concerto, tra cui “Festival Intersezioni”, "Sir James Galway Flute Festival", Blackheath Halls, Soho Theatre per TEDxWhitehall, St James Piccadilly, St Martin in the Fields, ARtCEVIA International Art Festival.
Come solista con orchestra, nel 2012 è accompagnata dall’Orchestra del Conservatorio "L. Cherubini" di Firenze, sotto la guida del M° Paolo Ponziano Ciardi, nell’esecuzione del Concerto in Sol di M. Ravel, e nel 2016 a Londra esegue il secondo Concerto di L. van
Beethoven con la Siegfried Camerata diretta dal M° Manuel Arellano Bover.
Affianca all’attività concertistica quella di docente di pianoforte alla Westminster Cathedral Choir School e al dipartimento Junior del Trinity Laban Conservatoire di Londra.

Sabato 14 dicembre ore 16


Sezione Letteratura in collaborazione con Lucia Gemmi


Pomeriggio speciale inteso a concludere l'anno di celebrazioni di Eleonora Duse nel centenario della morte. Il Lyceum, nell'approssimarsi di tale ricorrenza, ha dedicato molta attenzione ad Eleonora Duse: già nel 2023 fu rievocato il dramma filosofico di Renan, L'Abbesse de Jouarre da lei portato sulle scene nazionali e internazionali con straordinario successo (23 novembre a c. di Anne-Christine Faitrop-Porta) e furono presentate le poesie da lei ispirate a spettatori, ammiratori, amici (12 dicembre a c. di Maria Pia Pagani). Nel contempo, riscoprendo vita e opere dell'intima amica Camille Mallarmé, è stato ricreato l'ambiente culturale fiorentino dei primi decenni del Novecento (9 febbraio 2023 e 11 aprile 2024 a c. di Diego Salvadori). Tuttavia l'evento più significativo, nel quadro delle celebrazioni dusiane organizzate dal Lyceum, si è svolto il 3 ottobre 2024 - giorno di nascita della Duse - al Teatro della Pergola, con uno spettacolo, che ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, dal titolo Eleonora Duse. Una vita da diva, nel quale l’attrice Susanna Marcomeni, già vincitrice del prestigioso Premio Duse, ha recitato, da un monologo di Ghigo De Chiara con la regia di Antonio Frazzi, la narrazione dell'ultima notte di vita dell'attrice a Pittsburgh.


Nel pomeriggio del prossimo 14 dicembre i partecipanti scopriranno importanti novità storico-letterarie.

Sarà infatti presentata la nuova traduzione italiana del dramma filosofico di Renan, La badessa di Jouarre, raccontata dalla traduttrice e curatrice, Anne-Christine Faitrop-Porta, che al filosofo e ai suoi rapporti con Eleonora Duse e con l’Italia ha dedicato anni di ricerche e di studi.

Il libro sarà offerto in omaggio dall’editore Mario Papalini di Effigi e dalla curatrice alle socie del Lyceum presenti e ad un prezzo scontato ai partecipanti.


A seguire Lucia Gemmi parleràdel 'Fondo Gemmi-Duse', cioè della collezione appartenente alla sua famiglia, formata da vari oggetti appartenuti a Eleonora Duse, che aveva stretto rapporti cordiali e affettuosi con i membri della famiglia Gemmi. Questa collezione, fino ad oggi sconosciuta, verrà resa pubblica in una mostra che si terrà al Teatro della Pergola a partire dalla fine di gennaio e questa sarà l'occasione per anticiparne una presentazione al Lyceum.


L’Abbesse de Jouarre, dramma di Ernest Renan pubblicato nell’ottobre 1886 è rappresentato da Eleonora Duse in prima mondiale a Roma ai primi di dicembre. Il filosofo è letto e ammirato in Italia quanto in Francia, particolarmente per la Vie de Jésus e per i Souvenirs d’enfance et de jeunesse. Se L’Abbesse de Jouarre è derisa a Parigi, suscita il vivo interesse dei letterati italiani che ne discutono il tema - la monaca che in attesa della ghigliottina, durante il Terrore, cede ad uno spasimante della giovinezza - ma anche le audaci affermazioni di Renan sull’amore. Sorprende il contrasto fra i primi tre atti di passione e gli altri due in cui la monaca diventata madre accetta di sposare l’ufficiale rivoluzionario che ne ha ottenuto la grazia. Si accendono le polemiche tra Verga, Fogazzaro e Giacosa, mentre sono Matilde Serao e D’Annunzio a firmare le recensioni e più tardi il giovane Aldo Palazzeschi a descrivere le prove a Firenze. La Duse interpreta il dramma a Roma e in Italia da Torino a Palermo, ma anche a Berlino, a Vienna e in America del Sud. L’attrice, nel dare voce e vita alla Badessa le conferisce il proprio senso della maternità, della femminilità e della passionalità. Unica ad avere osato interpretare L’Abbesse de Jouarre, Eleonora Duse nel ricrearla ne rivela il genio.


ANNE - CHRISTINE FAITROP - PORTA. Professeur honoraire des Universités in Francia, Commandeur des Palmes académiques, Médaille vermeil de l’Académie française, Medaglia d’argento del Ministero della Pubblica Istruzione, è autrice di ventuno libri e di oltre centotrenta articoli sui contatti culturali tra la Francia e l’Italia alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento. Ha studiato l’influsso dell’Italia su Ernest Renan, Émile Zola, Paul Bourget, René Bazin, e altri viaggiatori meno conosciuti come André Maurel e ha pubblicato i viaggi di Corrado Alvaro a Parigi, a Berlino, in Turchia e in Russia, indagando il contatto tra le culture. All’avventura de L’Abbesse de Jouarre di Renan che scandalizza Parigi ma appassiona l’Italia, ha dedicato dal 1987 tre saggi e ai rapporti di Renan con l’Italia una quindicina di articoli, con due convegni a Firenze e a Roma. Membro del Comitato di Direzione della Société des Études renaniennes, la studiosa ringrazia il Lyceum che ha ospitato nel 2023 un suo intervento su L'Abbesse e grazie al quale ha incontrato Mario Papalini della Casa editrice Effigi che ha voluto pubblicare La badessa di Jouarre, nuova traduzione del dramma vibrante ancora del genio di Ernest Renan e della genialità dell’unica sua interprete, Eleonora Duse


FONDO GEMMI DUSE. Il fondo Gemmi Duse è composto da oggetti, abiti, copioni ed altro appartenuti a Eleonora Duse, amica della famiglia Gemmi dal 1911 al 1924, anno della sua morte. E' stato "scoperto" dagli studiosi e catalogato negli ultimi due anni; per circa un secolo era rimasto in casa della famiglia Gemmi accompagnato da racconti e memorie riguardanti l'attrice tramandati oralmente per tre generazioni.


LUCIA GEMMI. Consigliera del Lyceum e socia dal 2012, attuale proprietaria del Fondo Gemmi-Duse e custode dei ricordi, il 14 dicembre 2024 nella sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze parlerà della collezione e presenterà la mostra che si aprirà al Teatro della Pergola di Firenze nel gennaio 2025, con una inedita sorpresa per tutti gli intervenuti.


Vi aspettiamo

La Sezione Letteratura

Gabriella Messeri e Alessandra Pescarolo con Lucia Gemmi

Giovedì 12 Dicembre, ore 15


Sezione Arte


VISITA ALLA MOSTRA DI HELEN FRANKENTHALER

"Dipingere senza regole"

Palazzo Strozzi, piazza Strozzi, Firenze


Palazzo Strozzi è orgoglioso di ospitare una mostra dedicata a Helen Frankenthaler (1928-2011), Dipingere senza regole, una delle voci più influenti dell’arte contemporanea del XX secolo. Con le sue opere, Frankenthaler ha ridefinito il linguaggio dell’arte astratta, aprendo nuove strade alla pittura e alla sua capacità di esprimere emozioni profonde attraverso il colore e la forma.


Questa mostra esplora l’evoluzione artistica della pittrice americana, dalla sua innovativa tecnica del soak-stain (che prevede l’uso di tele non preparate per assorbire il colore in modo naturale) fino alla sua influenza su movimenti come l’Espressionismo Astratto e la Pittura Color Field. Il percorso espositivo presenta un’ampia selezione di dipinti, disegni e opere su carta, offrendo un’immersione nell’universo di un’artista che ha saputo unire sensibilità, sperimentazione e libertà creativa.


La visita è aperta a un massimo di 20 persone, il costo della visita è di € 15,00 a persona.

Prenotarsi a artelyceum@gmail.com entro lunedì 9 dicembre



Helen Frankenthaler, nacque a New York nel 1928 in una famiglia colta e benestante. Sin da giovane si appassionò all’arte, studiando presso il prestigioso Bennington College, dove venne influenzata da figure di spicco come Paul Feeley. La sua prima grande affermazione avvenne nel 1952 con il celebre dipinto Mountains and Sea, un’opera che segnò la nascita della tecnica del soak-stain. Con questa metodologia, Frankenthaler versava colori liquidi su grandi tele grezze, permettendo al pigmento di espandersi in forme fluide e trasparenti che evocavano paesaggi e stati d’animo.


Considerata una figura chiave del movimento Color Field, Helen collaborò e interagì con i più importanti artisti del suo tempo, tra cui Jackson Pollock, Willem de Kooning e Morris Louis. Tuttavia, il suo stile si distingue per un approccio più lirico e contemplativo, spesso legato a suggestioni naturali e poetiche.


Nel corso della sua carriera, durata oltre sei decenni, Helen Frankenthaler ha continuato a innovare, lavorando con tecniche diverse e materiali nuovi, come la stampa e la litografia. Ha esposto nelle più prestigiose gallerie e musei del mondo, tra cui il Museum of Modern Art (MoMA) di New York e la Tate Gallery di Londra, consolidando il suo ruolo come una delle più grandi pioniere dell’arte astratta.


La mostra rappresenta un’occasione unica per scoprire il percorso artistico di Helen Frankenthaler, attraverso un allestimento che valorizza la monumentalità e l’intensità emotiva delle sue opere. Ogni sala invita il visitatore a immergersi nei colori vibranti e nelle forme evocative dell’artista, esplorando la sua capacità di trasmettere emozioni universali attraverso il linguaggio astratto.


Un caro saluto

Tessa Castellano

Giovedì 11 Dicembre, ore 10-13

Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


Attività della Presidenza, in collaborazione con Fondazione Ordine dei Giornalisti Toscana


SALUTE E GENERE, COMUNICARE LA MEDICINA.

Per il ciclo Donne e informazione: se il giornalismo cambia lo sguardo

Organizzato dall'Ordine Regionale dei Giornalisti Toscana


Il Lyceum ospita l’incontro Salute e genere, comunicare la medicina, terzo appuntamento del ciclo“Donne e Informazione: se il giornalismo cambia lo sguardo”, dedicato ai giornalisti, con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti per migliorare le capacità comunicative nel campo della Medicina genere-specifica, ma anche al pubblico generico, per una in-formazione relativa a quella che non è una nuova specialità medica, ma un approccio multi e interdisciplinare in ogni settore della Medicina.

Le ricerche degli ultimi anni hanno dimostrato, infatti, che le differenze di genere influiscono sul rischio e sulle cause di malattia, oltre che sulla risposta alle terapie.

Dopo un inquadramento storico, verrà affrontato il tema dal punto di vista clinico e verranno esposti i risultati di un sondaggio sulla percezione della disparità di genere attraverso il linguaggio.


Apre l’incontroGiampaolo Marchini, presidente Odg Toscana e Fondazione Odg Toscana


Intervengono:


Donatella Lippi, giornalista, professore di storia della medicina e Medical Humanities dell’Università di Firenze, presidente Lyceum Club Internazionale di Firenze. Introduzione storica sulla Medicina genere-specifica

Linda Vignozzi,professore di endocrinologia dell’Università di Firenze e presidente dei programmi educativi di Medicina e Chirurgia di UniFi. Interviene su medicina genere-specifica e indicatori specifici di salute

Flavia Ciavarelli, medico chirurgo e specializzanda dell’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi

Elisa Giacomelli, Clinical Risk Manager DAI CTV e SOD Chirurgia Vascolare-DAI CardioToracoVascolare dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi

Ciavarelli e Giacomelli illustrano i risultati di un sondaggiosulla percezione della disparità di genere nella chirurgia vascolare accademica


Silvia Volpi, giornalista e vicepresidente della Fondazione Odg Toscana. Interviene con riflessioni dalla narrativa sul tema ‘salute e genere’


Evento organizzato da ORG Toscana, in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana


Prenotazione obbligatoria entro venerdì 6 dicembre a

donatella.lippi@unifi.it


Domenica 1 Dicembre, ore 17

Nella sede del Lyceum, Lungarno Guicciardini, 17


LE SOCIE E GLI AMICI DEL LYCEUM SI AUGURANO BUONE FESTE CON UN LORO OMAGGIO ALLE ARTI

Seguirà degustazione


Evento aperto alle Socie e agli Amici del Lyceum


L’annata 2024 si avvia a chiusura con gli ultimi appuntamenti, che si aprono attraverso la tradizionale Festa degli Auguri che si terrà domenica 1° dicembre.

Siamo un Club, e per questo, il Consiglio Direttivo ha pensato di lasciare spazio a ciascuno di noi, organizzando un vero e proprio appuntamento fra amiche e amici. Il pomeriggio sarà infatti animato da alcune di noi con la condivisione di letture, racconti personali, intrattenimento musicale e di canto, pittura, guida alla meditazione e anche prelibate preparazioni culinarie.

Non mancherà una piccola sorpresa, come si conviene in vista di una festività che, anche nel mondo pagano, ha la sua essenza nel benaugurante scambio di doni.

Durante il pomeriggio saranno effettuate riprese video e audio, che una Socia si è detta disponibile a trasformare in un filmato da inviare successivamente quale ricordo a tutti i presenti: per questo, al momento del vostro arrivo, vi sarà chiesto di firmare la necessaria liberatoria.

In occasione della festa, sarà disponibile il volume, nuovo di stampa, ”Storia e storie del Lyceum”, con illustrazioni nientemeno che di Emilio Giannelli, acuto vignettista del Corriere. Un contributo liberale di almeno 10 euro andrà a coprire le spese di stampa sostenute dal Club.

È un impegno minimo, per lasciare memoria della nostra attività: potete da subito prenotare le copie scrivendo una mailattivitasocialilyceum@gmail.com

Aspettiamo le socie e gli Amici, per un incontro all’insegna della partecipazione, della condivisione, dell’amicizia lyceista.


Il Consiglio Direttivo

Mercoledi 27 novembre alle ore alle ore 18.00


Sezione Arte presenta


La conferenza: “Bronzino petrarchesco e burlesco” a cura di Carlo Falciani


Carlo Falciani è uno dei massimi esperti di Agnolo Bronzino, artista di spicco del Manierismo italiano. Storico dell’arte e curatore di numerose mostre, Falciani ha dedicato gran parte della sua carriera allo studio di Bronzino, approfondendo sia il contesto storico-culturale della Firenze del Cinquecento sia l’evoluzione stilistica del pittore. La sua ricerca ha portato nuova luce sull’opera del maestro fiorentino, svelando aspetti inediti della sua tecnica, del suo uso del colore e della sua rappresentazione dell’identità, su cui questa conferenza di oggi offrirà preziosi spunti di riflessione.

 

Sezione Arte

Tessa Castellano

 

 

Angelo Bronzino (1503-1572) è stato un’importante pittore manierista italiano, noto soprattutto per i suoi ritratti eleganti e raffinati. Fu allievo di Jacopo Pontormo, con il quale collaborò in più occasioni. Ritrattista ufficiale della corte medicea, Bronzino, effigiò numerosi membri della famiglia e fu apprezzato per la precisione nei dettagli e la resa ideale della figura umana. Oltre ai ritratti, realizzò anche affreschi e dipinti sacri, distinguendosi per l’uso sofisticato del colore e la complessità della composizione. La sua arte influenzò profondamente il gusto fiorentino del XVI secolo.

 

Carlo Falciani è uno storico dell’arte e docente, specializzato nello studio della pittura del Rinascimento e del Manierismo, con un’attenzione particolare all’opera di Agnolo Bronzino, di cui è sicuramente il massimo esperto. Ha curato e co-curato importanti mostre, tra cui la celebre esposizione su Bronzino tenutasi a Palazzo Strozzi (Firenze) nel 2010, che ha contribuito a rinnovare l’interesse per l’artista. Autore di numerosi saggi e articoli scientifici, ha condotto un’approfondita ricerca sulla  pittura fiorentina del Cinquecento, svelando nuovi aspetti e interpretazioni delle opere di grandi maestri. Attualmente insegna presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

Lunedì 25 novembre, ore 18


Sezione Rapporti Internazionali in collaborazione con la Presidenza presentano


ANTONIO GONDI E LE SPEDIZIONI DI GIOVANNI DA VERRAZZANO

Relatrice, Vittoria Gondi


In collaborazione con Andrea Cantile, I nuovi orizzonti della cartografia


antoni

Di fronte a New Port, sulla costa orientale della Narragansett Bay, nella baia dello stretto del Rhode Island, c’è un’isoletta che si chiama inaspettatamente Pietraviva… Identificata da Andrea Cantile come Goat Island, venne dedicata da Giovanni da Verrazzano a Marie Catherine de Pierre Vive, moglie di Antonio Gondi…

In realtà, era stato Antonio Gondi, console della Nazione fiorentina a Lione, nel lontano 1523, a finanziare, insieme ad altri mercanti-banchieri fiorentini e francesi, la spedizione di Giovanni da Verrazzano.

I Gondi non erano estranei a queste imprese e già nel 1503 Bernardo, fratello di Antonio, aveva co-finanziato il primo viaggio di Giovanni da Empoli verso l’India, nel periodo del grande fervore esplorativo, in cui si attua la breve e pur tanto intensa stagione dei grandi navigatori italiani.

Al di là dei risultati pratici da loro ottenuti, questi viaggiatori ebbero un peso determinante sulla storia della civiltà dell'Occidente, anche perché, grazie alle loro lettere, diari e relazioni di viaggio, l’Italia continuò ad essere centro culturale ricettivo del nuovo, nonostante la posizione geograficamente marginale in cui si trovò a seguito dell'apertura delle rotte transoceaniche.

Quest’anno, ricorrono i 500 anni dalla spedizione di Giovanni da Verrazzano, celebrati da una mostra, che ha proposto una selezione anastatica di planisferi, disegni e stampe prodotti tra il XV e il XVII secolo, con cui sono stati raccontati alcuni momenti di una storia che iniziò a Firenze alla fine del XIV secolo, con la riscoperta e la diffusione della Geografia di Claudio Tolomeo, e si concluse nella baia esplorata da Giovanni da Verrazzano, dove, nel 1665, sarebbe poi sorta la città di New York.

Alcuni dei pannelli della mostra saranno esposti al Lyceum, dove il navigatore grevigiano e il suo finanziatore si incontreranno virtualmente nella presentazione di Vittoria Gondi ed Andrea Cantile.

Dunque, salpiamo l'ancora all'estrema prora e facciamo vela…


Dal 25 novembre al 2 dicembre sarà possibile ammirare nella sede del Lyceum i pannelli della mostra organizzata dall'Istituto Geografico Militare dedicati alle spedizioni di Giovanni da Verrazzano


Sezione Rapporti Internazionali, in collaborazione con la Presidenza



Vittoria Gondi, In gioventù, ha lavorato nel mondo fantastico della moda, disegnando per Emilio Pucci per 10 anni. Successivamente, sposata e con due figli, è passata dai colori sgargianti di Emilio al verde argenteo degli ulivi, aiutando il padre nella gestione della Fattoria di Volmiano a Calenzano, una grande proprietà olivicola, sulle pendici nord di Monte Morello. Ora ha ceduto la gestione di Volmiano al figlio Lapo, che produce anche un ottimo Laudemio bio, mentre l’altro figlio, Gerardo, si occupa della Tenuta Bossi nel Chianti Rufina. È così passata a fare il "jolly di casa" (la definizione è sua!!), ma soprattutto si occupa di Palazzo Gondi, che ha restaurato col marito Bernardo per sei lunghi anni, riportandolo al suo antico splendore. Il suo interesse però rimane la natura, l’ambiente ed i giardini, così, appena sposata, è entrata nel Garden Club di cui la zia del marito, Lucia Ginori Conti, è stata la prima Presidente. È stata vari anni Presidente degli Amici dei Georgofili ed è da anni Presidente del Garden Club Firenze e Presidente Nazionale A.G.I., che riunisce una buona parte dei Garden Club Italiani. Una cultivar di camelia porta il suo nome, creato dal vivaista Andrea Antongiovanni di Capannori, detentore delle varietà di antiche camelie per la Regione.


Andrea Cantile, Ph. D. in Geografia storica e lauree in Architettura e in Pianificazione territoriale e urbanistica, insegna Cartografia storica per il paesaggio nel Corso di Laurea Magistrale in Architettura del paesaggio dell’Università degli Studi di Firenze. Presiede la Fondazione Osservatorio Ximeniano di Firenze ETS e la Divisione Romano-Ellenica del Gruppo di Esperti delle Nazioni Unite in materia di Nomi Geografici; è accademico ordinario dell'Accademia dei Georgofili, Direttore responsabile di "L'Universo", Vice Direttore e Curatore scientifico del Museo storico della cartografia italiana (IGM – Firenze), membro della Società Geografica Italiana. E’ stato il curatore, per conto dell’IGM, della mostra “Giovanni da Verrazzano tra Firenze e New York: cartografie tra il ‘300 e il ‘600”, nell’anniversario dei 500 anni dalla scoperta della Baia di New York di Giovanni da Verrazzano (1524-2024).

Sabato 23 novembre, alle 10.30


Sezioni Attività Sociali e Scienze e Agricoltura sono liete di presentare la

Visita al Museo Italiano di Scienze Planetarie di Prato a cura del Prof. Giovanni Pratesi, Docente di Mineralogia presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Firenze, già Direttore del Museo.

 

Il museo è a Prato in via Galcianese 20H


La visita è gratuita aperta a un gruppo di massimo 20 persone. Prenotazione obbligatoria entro lunedì 18 novembre a attivitasocialilyceum@gmail.com 

 

Il Museo Italiano di Scienze Planetarie, inaugurato nel 2005, il Museo Italiano di Scienze Planetarie rappresenta un’eccellenza nazionale e internazionale. Possiede importanti collezioni di materiale extraterrestre costituite da oltre 600 campioni provenienti da corpi planetari e asteroidali. Il percorso scientifico e l’apparato museografico, di grande effetto estetico, consentono al visitatore di accostarsi alla conoscenza delle meteoriti, preziose testimoni della nascita e dello sviluppo del Sistema Solare.

 

Prof. Giovanni Pratesi, docente di Mineralogia Planetaria presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze. È stato Direttore dell’Istituto Geofisico Toscano (IGT) dal 1992 al 2004 e responsabile generale del progetto per la realizzazione del Museo di Scienze Planetarie di Prato, ad oggi il museo italiano che possiede la più importante collezione di meteoriti e impattiti, nonché Direttore del Museo stesso dal 2005 al 2013. Il suo impegno in ambito museologico è contraddistinto anche dal suo operato nell’ambito del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Firenze di cui è prima Presidente (dal 2005 al 2013) e poi Direttore (dal 2013 al 2016). Oggi è delegato della Rettrice – come responsabile scientifico dell’Università di Firenze – per il Progetto Space It Up (ex partenariato esteso PE15), il più importante e ambizioso progetto di attività spaziali finora intrapreso dal nostro paese.

 

Sezioni Attività Sociali e Scienze e Agricoltura 

Maria Laura Piccinini e Margherita Jasink 

Maria Luisa dalla Chiara e Laura Bracco

Giovedì 21 novembre 2024, ore 19


Sezione Attività Sociali e Sezione Relazioni Internazionali, in collaborazione con la Presidenza


Conversazione (in)credibile con Artemisia Gentileschi

Testo di Donatella Lippi

A cura de La Compagnia delle Seggiole

Commento di Isetta Barsanti Mauceri


Ogni 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, violenza che può manifestarsi non solo nell’aggressione fisica, ma anche nella sopraffazione psicologica, nella negazione dei diritti, nell’umiliazione e nella mancanza del rispetto.


Il Lyceum, Club femminile, propone, per questa occasione, insieme al Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica, una Conversazione (in)credibile con Artemisia Gentileschi, lettura a cura de La Compagnia delle Seggiole, il 21 novembre alle ore 19, dando voce ad Artemisia stessa (1593-post 1653), pittora, prima donna ad essere ammessa all’Accademia delle Arti del Disegno.


Seguirà un commento, a cura di Isetta Barsanti Mauceri, Avvocato, Consigliera Segretaria del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Firenze.


Artemisia fu vittima della violenza e della tortura, costretta a subire un processo umiliante, che vinse solo de iure, in quanto il suo aggressore non subì, nella realtà, alcuna pena.

Da Maria Maddalena a Santa Caterina, da Esther a Giuditta, dei 60 dipinti che le vengono attribuiti con certezza, 40 rappresentano figure femminili, in cui non ha trasfigurato solo il dolore dello stupro, ma ha dato voce alle donne, rivendicando loro un ruolo nella storia e nell’arte.

Per questo, tra tutte le opere, abbiamo scelto di ricordarla con l’Allegoria dell’Inclinazione, collocata sin dall’origine nel soffitto della Galleria di Casa Buonarroti, dipinta nel 1616 su commissione di Michelangelo Buonarroti il Giovane e recentemente restaurata, per ricordare quante Donne, ancora oggi, non possono esprimere le loro attitudini, i loro talenti, i loro sogni.

A tutte queste Donne, in particolare, è dedicato il nostro incontro.


Sezione Attività sociali,

Sezione Rapporti Internazionali, 

Presidenza


Isetta Barsanti Mauceri, fiorentina, si è laureata presso l’Ateneo di Firenze – Facoltà di Giurisprudenza e svolge la professione di avvocata da 30 anni. Si occupa, prevalentemente, di Pubblico impiego, con particolare riferimento al diritto scolastico. Tutela ed assiste i lavoratori della scuola ed è referente per la FLC Cgil Nazionale. È abilitata alle giurisdizioni superiori (Corte di Giustizia, Corte Costituzionale, Cassazione e Consiglio di Stato). È componente della Consulta Giuridica della Cgil e del Comitato Scientifico di Sidels ed è altresì socia AGI e di Comma2. È Segretaria del Comitato delle Pari opportunità presso l’Ordine degli Avvocati di Firenze.

Lunedì 18 novembre 2024 ore 15.30

la Sezione Arte presenta


Visita Guidata alla Villa Romana di Firenze in via Senese

A cura di Donatella Cavallina


La Villa Romana, situata in via Senese 68 a Firenze, è un’importante istituzione culturale con una lunga storia legata alla promozione dell’arte contemporanea. Fondata nel 1905 dall’artista tedesco Max Klinger, la villa fu concepita come un luogo di residenza e di lavoro per artisti, principalmente di origine tedesca, offrendo loro un ambiente stimolante per la creazione artistica e l’interazione culturale

La villa stessa è un’elegante costruzione del XIX secolo, immersa in un parco ricco di vegetazione tipica della zona. Gli spazi interni e il giardino sono stati adattati nel corso degli anni per ospitare mostre, eventi e attività artistiche di vario genere. Oltre ad essere una residenza per artisti, la Villa Romana organizza regolarmente mostre, concerti, conferenze e altre iniziative culturali che esplorano temi contemporanei, con un’attenzione particolare all’interculturalità e al dialogo tra diverse espressioni artistiche.

Ogni anno, la Villa Romana assegna il prestigioso Premio Villa Romana a un gruppo di artisti, offrendo loro la possibilità di vivere e lavorare nella villa per un periodo prolungato. Questo premio rappresenta un’opportunità unica per gli artisti di sviluppare il loro lavoro in un contesto internazionale e di entrare in contatto con la scena artistica fiorentina.

La Villa Romana è dunque non solo un luogo di produzione artistica, ma anche un centro di scambio culturale che rafforza i legami tra l’Italia e la Germania, promuovendo al contempo il dibattito sull’arte e la cultura contemporanea.

L’appuntamento è previsto all’ingresso della villa, alle ore 1530 in via Senese 68.


Il costo della visita guidata comprensiva di biglietto d’ingresso è di euro 10,00


E’ possibile prenotare entro il 15 novembre 2024 , all’indirizzo mail: artelyceum@gmail.com


Per qualsiasi ulteriore informazione potete chiamarmi al 3471321109.


Vi aspettiamo

Tessa Castellano e Ippolita del Bono Venezze

Sezione Arte

Venerdì 15 novembre, alle 18, presso la sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze in Lungarno Guicciardini 17 


Le Sezioni Attività Sociali e Scienze e Agricoltura sono liete di presentare l'incontro Meteoriti e Missioni spaziali


Relatore: Prof. Giovanni Pratesi, Docente di Mineralogia presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Firenze.


Le meteoriti rappresentano una preziosa fonte di materiale extraterrestre, disponibile sul nostro pianeta grazie al continuo apporto legato a processi naturali. La caratterizzazione e lo studio di questi oggetti consentono di ottenere informazioni scientifiche rilevanti sulla storia del Sistema Solare e dei corpi che lo popolano. Tuttavia, le meteoriti assumono un’importanza rilevante anche per quanto concerne il supporto alle missioni spaziali presenti e future. In particolare, l’esplorazione e la raccolta di dati sui corpi planetari e asteroidali richiedono modelli conoscitivi e verifiche sperimentali che sono ottenibili solo attraverso le meteoriti stesse.


Prof. Giovanni Pratesi, docente di Mineralogia Planetaria presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze. È stato Direttore dell’Istituto Geofisico Toscano (IGT) dal 1992 al 2004 eresponsabile generale del progetto per la realizzazione del Museo di Scienze Planetarie di Prato,ad oggi il museo italiano che possiede la più importante collezione di meteoriti e impattiti, nonché Direttore del Museo stesso dal 2005 al 2013. Il suo impegno in ambito museologico è contraddistinto anche dal suo operato nell’ambito del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Firenze di cui è prima Presidente (dal 2005 al 2013) e poi Direttore (dal 2013 al 2016). Oggi è delegato della Rettrice – come responsabile scientifico dell’Università di Firenze – per il Progetto Space It Up (ex partenariato esteso PE15), il più importante e ambizioso progetto di attività spaziali finora intrapreso dal nostro paese.


Vi aspettiamo

Le Sezioni Attività Sociali e Scienze e Agricoltura 

Maria Laura Piccinini e Margherita Jasink 

Maria Luisa dalla Chiara e Laura Bracco

Lunedì 11 novembre 2024, alle ore 18, nella nostra sede in Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze), proseguirà l'importante collaborazione del Lyceum con gli Amici della Musica di Firenze per rendere omaggio a Johannes Brahms.

A parlarci della sua monografia Johannes Brahms. La musica della memoria (Orthotes 2023), sarà il musicologo Maurizio Giani, uno degli studiosi italiani più accreditati per esplorare il mondo romantico austro-tedesco.

Il clarinettista Giovanni D'Auria e la pianista Anna Quaranta ci porteranno nel suggestivo mondo musicale brahmsiano con la loro interpretazione della Sonata op. 120 n. 1 in Fa minore per clarinetto e pianoforte, opera di dolcissima e introversa malinconia, scritta nel 1894, appartenente all'ultima stagione creativa del genio amburghese della musica romantica.

Le iniziative della Sezione Musica del Lyceum sono sostenute da Centrica-Imagine more.

Prenotazione obbligatoria entro Venerdì 8 novembre a sezionemusicalyceum@gmail.com

Il concerto è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. E' gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.

Vi aspettiamo!
Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese
Sezione Musica


Maurizio Giani ha insegnato sino al 2020 Estetica musicale nell’Università di Bologna. Attualmente è docente presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola. Ha collaborato all’Enciclopedia della Musica edita da Einaudi e al LESMU–Lessico Musicale Italiano. Oltre al volume Un tessuto di motivi. Le origini del pensiero estetico di Richard Wagner (Torino 1999, vincitore ex aequo del XXXV Premio Iglesias per la saggistica) ha pubblicato numerosi saggi su riviste italiane, tedesche e statunitensi, dedicati alla drammaturgia wagneriana, all’analisi del Lied romantico, alla filosofia della musica da Hanslick a Adorno, alla critica musicale italiana del Novecento.


Giovanni D'Auria, diplomato in Clarinetto, Canto, Didattica della Musica, ha compiuto studi diDirezione d’orchestra al Conservatorio “L. Refice” di Frosinone e ha conseguito ilDiploma Accademico di secondo livello in Discipline Musicali, ramo Concertista, con il massimo deivoti e la lode. Ha seguito corsi di perfezionamento presso l’Accademia musicale Mügi di Roma. Èrisultato vincitore in diversi concorsi nazionali. Svolge attività concertistica in qualità di clarinettistasolista e in varie formazioni, e come cantante per importanti associazioni ed enti teatrali. Dal 1997 ècorista nel Teatro Verdi di Salerno.A una lunga attività didattica affianca l’attività di direttore di diversiensemble di fiati, per i quali cura spesso la strumentazione. È docente di clarinetto al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno.


Anna Quaranta, ha compiuto studi musicali (diplomi di Pianoforte e Musica corale) e umanistici (lauree in Materie letterarie e in Discipline della Musica) e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Musicologia e beni musicali nell’Università di Bologna. Già docente a contratto nell’Università degli Studi di Salerno e tutor didattico nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, insegna Storia della Musica nella Fondazione Accademia Internazionale di Imola ed è docente di Pianoforte per il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Svolge regolare attività concertistica come solista e camerista in Italia e all’estero e si dedica alla ricerca e ad attività di formazione e divulgazione. Ha pubblicato saggi in periodici e volumi miscellanei sulla letteratura pianistica e su temi di lessicografia e pedagogia musicale. È autrice del volume La Fantasia op. 17 di Schumann. Sonate o fantasie: che importa il nome! (LIM 2022).

Sabato 9 novembre 2024 alle 18,


Festeggeremo il compleanno di Foto Locchi: 100 anni di immagini, di storia, di tecnica e di competenze artistiche. Di occhi e di cuore.

In questa endiadi, potremmo sintetizzare la vicenda di Foto Locchi, di cui tutti ricordiamo le due grandi vetrine in Piazza Vittorio, attuale Piazza della Repubblica, da dove occhieggiavano visi più o meno famosi.

Oggi, l’Archivio di questa istituzione, che ha documentato un secolo di vita della nostra Città, è posto sotto la tutela del Ministero della Cultura (MiC) ed è considerato per il suo alto valore storico e artistico uno tra i più importanti a livello internazionale.

È un patrimonio dinamico, che si arricchisce costantemente di acquisizioni: oltre 5 milioni di fotografie su Firenze e la Toscana, dagli anni Trenta ad oggi, conservate sotto forma di negativi originali, documentano momenti di spettacolo, eventi sportivi, sfilate di moda e pagine di storia, ma anche situazioni legate a consuetudini e quotidianità della vita di ieri e di oggi.

Questa ricca Banca Dati è ora fruibile grazie a una piattaforma digitale, che consente una consultazione semplice e immediata.

Da Tullio Locchi a Silvano Corcos, da Deanna Corcos a Giampaolo Ghilardi, a tutti i fotografi, che si sono formati nella Bottega Foto Locchi, è dedicata questa occasione.

Attraverso la presenza di Erika Ghilardi, il Lyceum offrirà un omaggio e un tributo a chi, dal 1934 al 1970, ne ha documentato la storia, una storia, che ha lo stesso odore delle foto in analogico, un odore che il digitale non potrà mai avere.


Vi aspettiamo

La Presidente


Erika Ghilardi ha da poco compiuto 50 anni è nata, cresciuta ed è sempre vissuta a Firenze. Ama la gente, ama viaggiare e imparare cose nuove. È follemente innamorata della propria famiglia e della sua città. Ha compiuto i propri studi nel Collegio della S.S. Annunziata al Poggio Imperiale per poi laurearsi in Scienze Politiche indirizzo politico sociale con una tesi di Storia del Giornalismo, con soggetto la Firenze degli anni Trenta alla luce delle immagini dell'Archivio Foto Locchi. Rappresenta la quarta generazione della famiglia che dal 1926 gestisce la Bottega d'arte e Tecnica fotografica Foto Locchi. È entrata in azienda a 23 anni e ne è diventata amministratore unico alla morte del padre nel 2015.

La sua grande passione è da sempre l'Archivio storico della Foto Locchi, un gigantesco patrimonio iconografico, protetto dal Ministero della Cultura, che racconta cento anni di storia di un territorio. Alla conservazione, tutela e valorizzazione dell'Archivio sta dedicando la propria vita. L' Archivio è costantemente coinvolto in mostre e progetti con realtà pubbliche e private di eccellenza non soltanto a livello locale, ma internazionale. Ogni progetto concorre a rendere fruibile l'Archivio e consente ad Erika di imparare o approfondire un argomento, come tanti tasselli che compongono un meraviglioso mosaico di memoria collettiva.

Nel 2017 è stata inaugurata la prima grande mostra monografica con la Galleria degli Uffizi "Fashion in Florence", seguita nel 2018 da "Elegance of Speed" sempre a Palazzo Pitti sempre con la Galleria degli Uffizi. Di entrambe le mostre Erika ha potuto collaborare alla curatela e alla stesura dei cataloghi, come dell'ultima, appena inaugurata a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati "Lo sguardo di un Secolo" in occasione dei 100 anni della Bottega Foto Locchi.

Nel 2021 insieme a sua madre e a suo marito, che ne è Presidente, ha fondato Foto Locchi per Firenze ETS per proteggere e valorizzare l'opera di tutti i fotografi che hanno trovato la loro formazione nella Bottega Foto Locchi: https://www.fotolocchiperfirenze.org/

Lunedì 4 novembre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


Lunedì 4 novembre 2024, alle ore 18, proseguirà l'importante collaborazione del Lyceum con gli Amici della Musica di Firenze per rendere omaggio a Mario Castelnuovo-Tedesco in uno splendido programma d'ispirazione spagnola, eseguito dall'Ensemble vocale Narrazioni armoniche (Dioklea Hoxha, Chiara Galioto, Elena Mascii, soprani; Ginevra Degl’Innocenti e Costanza Piccini, contralti; Gabriele Randazzo, Giovanni Taiti e Alfonso Zambuto, tenori; Silvano Bocciai, Dielli Hoxha ed Eugenio Trausi, bassi), dal chitarrista Leopoldo Giachetti, dal pianista Francesco Ruocchio e dal direttore Bernardo Donati.


Avremo la preziosa occasione di addentrarci nell'autentico sentimento di appartenenza alla cultura spagnola da parte di Mario Castelnuovo-Tedesco, attraverso due capolavori di raro ascolto: le Coplas (11 liriche brevi su poesie popolari spagnole op. 7, per voce e pianoforte, scritte nel 1915) e il Romancero gitano per coro misto e chitarra op. 152, del 1951, su liriche di Federico Garcia Lorca, tratte dal suo Poema del Cante jondo: la scelta poetica di Castelnuovo-Tedesco mira a restituire il mondo del canto andaluso e il suo paesaggio emotivo, dipinto dal suono della chitarra e dalla radice più antica del canto flamenco. Riguardo alla scelta delle liriche di Lorca, lo stesso compositore ebbe a dire: "Ne scelsi sette, di vario carattere, e le musicai alla maniera madrigalistica per un quartetto di voci o forse un piccolo Coro; ma non vorrei che fosse più di un quartetto raddoppiato per non appesantire la chitarra”.


Le iniziative della Sezione Musica del Lyceum sono sostenute da Centrica-Imagine more.

Prenotazione obbligatoria entro Venerdì 1 novembre a sezionemusicalyceum@gmail.com

Il concerto è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. E' gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.

Vi aspettiamo!
Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese
Sezione Musica


DIOKLEA HOXHA, si è formata, in un percorso senza barriere tra la vocalità antica, l’opera e la musica da camera. Il palcoscenico è il suo ambiente naturale, la voce lo strumento per dare vita ai molti ruoli che ha interpretato. Tra le interpretazioni più amate una Pamina al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Giulietta al Festival della Valle d’Itria, Ipomene all’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik passando per Musetta al Verdi di Pisa ed Adelanta in un Serse con Modo Antiquo inciso per Naxos.


ELENA MASCII, l’amore per la polifonia, nato fin dall’infanzia cantando in coro, è stato integrato successivamente dagli studi di pianoforte e di canto (laurea triennale). Sebbene stia ancora completando gli studi in canto rinascimentale e barocco, fa già parte di ensemble prestigiosi: uno fra tutti, a Firenze, l’Homme Armé Consort.


GINEVRA DEGL’INNOCENTI, una laurea in violoncello, l’attività concertistica e cameristica (primo premio assoluto al concorso Ridolfi)hanno costituito una base che le permette di affrontare, come cantante,repertori vasti, da Monteverdi ad Arvo Pärt, passando per il barocco e la liederistica, sempre cercando la cura del dettaglio e l’interazione musicale d’insieme.


SOFIA FOLLI, La voce e l’ascolto sono il centro della sua vita, come cantante e come docente. Oltre all’attività concertistica nel settore lirico e nella musica vocale da camera, è, infatti, una appassionata insegnante di musica certificata Audiation institute (secondo i principi della MlT di E.Gordon).


ALFONSO ZAMBUTO, Chitarrista di origine, tenore per caso. La passione per il canto è diventata professione, portandolo ad interpretare in giro per il mondo - dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino al Regio di Parma, al San Carlo di Napoli, al Rossini Opera Festival a Pesaro e poi all'Opera di Oslo, in Francia e Canada - ruoli di spessore (tra i quali Alfredo, Rodolfo, Rinuccio, Conte d’Almaviva). Appassionato del repertorio concertistico, ha eseguito anche i soli degli oratori principali,della Petite Messe Solennelle, del Requiem di G. Verdi, del Requiem di W.A. Mozart.


GABRIELE RANDAZZO, la sua sete di esplorazione musicale, non paga di aver completato gli studi in fagotto presso la Haute Ecole de Musique de Lausanne e di aver intrapreso un’intensa carriera orchestrale e cameristica (Festival dei Due mondi di Spoleto, MITO, Fête de la musique de Lausanne), lo ha portato al canto, terreno nel quale non perde occasione di cogliere la sfida di esprimere vita e comunicare poesia.


DIELLI HOXHA, artista versatile, laureato in canto ed in trombone, attualmente impegnato come artista del coro del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, è stato anche Barone in una Traviata di Luisi, Araldo in un Rinaldo sempre di Luisi e poi Leporello, Don Giovanni, Franck, Betto, Conte di Ceprano, nonché solista nel principali oratori (Rossini, Pergolesi, Mozart, Haendel). Pratica un repertorio cameristico che attraversa stili ed autori, dal Barocco al Novecento.


SILVANO BOCCIAI, come musicista si è creato una formazione poliedrica tra canto, didattica e management dell’arte; divide la sua vita tra l’insegnamento del canto (è definito dagli allievi un motivatore instancabile) e il suo ruolo presso l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, in cui è maestro della Scuola di canto corale e referente per le Voci Bianche. Appassionato della voce a tutto tondo, è il preparatore vocale del coro “La compagnia della voce”.


FRANCESCO RUOCCHIO, manifesta il suo amore per la musica eseguendo, creando e insegnando. Si è formato tra Napoli e Roma, laureandosi in Pianoforte e studiando anche Clavicembalo, Fortepiano, Organo, Composizione e (per capire meglio cosa c’è nella scatola magica del proprio strumento) Tecnologie del pianoforte. Sue composizioni e trascrizioni sono state eseguite in Italia e all’estero (ad es. dall’Ensemble Dissonzen, dall’Orchestra del Conservatorio S. Cecilia, dai musicisti del Musikgymnasium Schloss di Weimar). Ha conseguito diverse abilitazioni e specializzazioni all’insegnamento e ha vinto (primo in Toscana) il concorso a cattedra per il Liceo Musicale. Suona prevalentemente in formazioni cameristiche (perché la musica è più bella se è condivisa); attualmente è pianista del Trio Resonare (con flauto e violoncello). Vanta un vasto repertorio, dal duo ai concerti per pianoforte e orchestra (ad es. Mozart e Gershwin).


LEOPOLDO GIACHETTI, diplomatosi con Alfonso Borghese al Conservatorio "Cherubini" di Firenze e perfezionatosi con lo stesso alla Scuola di Musica di Fiesole, dopo un’ulteriore laurea in Musica da camera (con tesi monografica su Boccherini) dà vita al Trio chitarristico fiorentino (con Andrea Pennati e Nicola Michelassi), con il quale affronta sistematicamente (tra i vari) il repertorio di scuola spagnola. Appassionato della chitarra in tutte le sue forme, suona una pluralità di strumenti a pizzico, dal liuto alla chitarre elettriche, con incursioni nel mondo delle tecnologie musicali e della musica elettronica. Specializzato nel settore della musica per immagini, è stato relatore alla Fiera Didacta 2024 come esperto di didattica laboratoriale in questo settore. Crea musica in Conchordis.


BERNARDO DONATI, formatosi in un percorso integrato tra flauto traverso, musica da camera, didattica, canto e direzione ha sviluppato un’attività professionale multiforme. Premiato in vari concorsi corali e di musica da camera, ricopre tra il 2007 ed il 2017 vari incarichi alla Scuola di musica di Fiesole tra i quali : direttore dei laboratori corali, docente di direzione di coro giovanile nei Master , coordinatore del dipartimento di musicologia, sviluppatore di progetti e modelli didattici, formatore dei formatori. Successivamente si sposta a Milano, in quanto vincitore di concorso per la cattedra di flauto traverso al liceo musicale. Tornato a Firenze incrementa la sua attività di direzione (oltre le Narrazioni Armoniche dirige il coro La compagnia della voce), di musica da camera come flautista del trio Resonare (flauto, pianoforte e violoncello) e di creazione musicale essendo parte di Conchordis.


NARRAZIONI ARMONICHE, formazione diretta da Bernardo Donati nata nel 2022 come rielaborazione di attive ed proficue collaborazioni musicali tra molti dei suoi componenti. E’ un ensemble costituito da cantanti dotati anche di una solidissima formazione strumentale. Consapevoli che un tratto che distingue fortemente la musica vocale da quella strumentale sia esattamente la parola, vedono nella ricerca costante della resa espressiva del testo poetico una direzione di interpretazione che li accomuna. Lavora portando avanti contestualmente la ricerca musicologica e la pratica esecutiva, quindi su progetti ed approfondimenti tematici. Dopo il lavoro su F. Turini ( ed il conseguente concerto all’interno della stagione del Baroque Festival Florence 2023) nel 2024, con la collaborazione preziosa del Lyceum Club, si sono dedicati anche all'approfondimento del repertorio vocale di Mario Castelnuovo-Tedesco.


Giovedì 31 ottobre 2024, alle ore 17.30

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


La Sezione Letteratura presenta


ALBA DE CESPEDES, NATA SCRITTRICE

Relatore: Marco Vichi


Care Socie, Amici e Frequentatori del Lyceum,

la Sezione Letteratura ha il piacere di invitarvi all'incontro "Alba De Cespedes, nata scrittrice" a cura di Marco Vichi organizzato per giovedì 31 ottobre alle ore 17.30 presso la sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze in Lungarno Guicciardini 17.


«Cercherò di farvi innamorare di Alba, raccontando un po’ la sua vita, la sua poetica, la sua sensibilità, e anche ciò che ha significato per me», Marco Vichi.


L'incontro è a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili


Marco Vichi, è nato a Firenze. Presso Guanda ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti, esplorando varie direzioni narrative. Ha curato antologie, ha lavorato per adattamenti televisivi, ha scritto copioni teatrali, testi per canzoni, sceneggiature, e ogni tanto tiene laboratori di scrittura. Il suo sito internet è www.marcovichi.it 

Vi aspettiamo

La Sezione Letteratura

Gabriella Messeri e Alessandra Pescarolo


Venerdì 25 ottobre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


Sezione Musica e Sezione Scienze e Agricoltura


Il Cervello musicale tra arte e scienza

Relatrice: Alice Mado Proverbio

Gregorio Nardi, pianoforte


Musiche di JLudwig van Beethoven


Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili

Alice Mado Proverbio, neuroscienziata di fama internazionale, farà una conferenza su “Il cervello musicale tra arte e scienza”. Negli ultimi anni si sono intensificate le ricerche intorno a un problema molto intrigante: che cosa accade nel nostro cervello quando ascoltiamo o eseguiamo musica? La conferenza di Alice Mado Proverbio sarà per tutti noi una splendida occasione per comprendere come gli effetti della musica sullo stato d’animo, il suo ruolo nella terapia di varie malattie, lo sviluppo della “mente musicale” nell’arco della vita, le modalità attraverso cui si apprende la musica e i musicisti si coordinano tra loro, scaturiscono dal funzionamento e dall’integrazione di specifiche strutture neuronali. Al termine della conferenza Gregorio Nardi, illustre pianista ed importante amico del nostro Lyceum, eseguirà l’ultima sonata (Op.111) di Beethoven: un enigmatico e visionario capolavoro, che ha suscitato tante domande sui pensieri musicali del grande musicista, quando, ormai completamente sordo, viveva drammaticamente isolato dal mondo esterno e dalla realtà fisica dei suoni.


Vi aspettiamo!

Eleonora Negri e Irene Weber Froboese

Maria Luisa Dalla Chiara e Laura Bracco


Alice Mado Proverbio è professoressa di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive presso l’Università di Milano-Bicocca. Laureata alla Sapienza di Roma, Dottorato di Ricerca all’Università di Padova. Ha studiato organo e composizione al Conservatorio, e più recentemente violino. Borsista presso la Dartmouth Medical School, si è specializzata presso il Center for Neuroscience dell’Università di California. Ricercatrice di ruolo presso l’Università di Trieste e poi docente universitaria a Milano-Bicocca, dove fonda il laboratorio di Elettrofisiologia Cognitiva. Indaga i correlati neurali della mente musicale e le basi biologiche del cervello del musicista. È autrice di centinaia di pubblicazioni internazionali e di vari saggi tra cui The cognitive Electrophysiology of Mind and Brain, Elsevier; Neuroscienze Cognitive della Musica, Zanichelli; Percezione e Creazione Musicale, Zanichelli; Neuroscienze e Differenze Sessuali, Carocci.


Gregorio Nardi è nato nel 1964 da una famiglia di artisti e di scrittori. Ha studiato con i nonni Rio Nardi e Gregoria Gobbi, ed è stato l’ultimo allievo di Wilhelm Kempff. Premiato ai concorsi internazionali “Arthur Rubinstein” (Tel Aviv 1983) e “Franz Liszt” (Utrecht 1986), tiene da allora concerti in quattro continenti. Ha collaborato con grandi strumentisti (Walter Grimmer, Ilya Grubert, Günter Pichler, Egidius Streiff, Renato Zanettovich) e cantanti (Suzanne Danco, Giulia Peri, Marianne Pousseur, Elena Zaremba, Mark Padmore). Dal 2012 registra per Limenmusic una serie di CD/DVD: i grandi capolavori di Haydn, Beethoven, Schubert, Chopin, Liszt, Brahms, accanto a rarità di Della Ciaja, Rutini, Cherubini, Moscheles, Weber, Schunke, Casamorata. Nel 2015 l’editore LoGisma ha pubblicato il volume Con Liszt a Firenze, nel quale Nardi ha raccolto le sue ricerche sulla presenza a Firenze di Liszt. Il libro ha ricevuto il Fiorino d’Argento alla XXXIII edizione del Premio Firenze.

Giovedì 24 ottobre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


La Sezione Letteratura presenta


INCONTRI: VENT'ANNI DI RICERCA IN AFGHANISTAN


Relatrice: Mirella Loda


L’Afghanistan è entrato nelle nostre cronache quasi esclusivamente in occasione delle vicende più drammatiche della sua storia: la distruzione dei Buddha di Bamiyan nel 2001, l’assalto alla base italiana ad Herat nel 2011, il ritorno dei Talebani nell’agosto 2021 ed i drammatici tentativi di fuga della popolazione.

Per il resto, pochissimo sappiamo di quel paese. La stessa attenzione che tre anni fa aveva accompagnato i programmi di accoglienza dei molti profughi si è rapidamente esaurita, complice il quadro di crescenti tensioni e conflitti internazionali, lasciando spazio ad uno straordinario vuoto di informazione e conoscenza.

Questo incontro introduce ad un’attività di ricerca e di cooperazione in Afghanistan che si è protratta in maniera continuativa dal 2003 ad oggi, e che ha accompagnato il paese in tutte le sue diverse fasi, dalla fine del primo regime talebano sino al nuovo ordine che accompagna il secondo regime.

Oltre a restituire elementi significativi di un’esperienza scientifica e personale, l’incontro offre l’occasione di riflettere su alcuni interrogativi tuttora aperti dopo il ritiro delle forze occidentali.

Come evolve la società civile in quel contesto?

Come trattare con quel regime, ormai stabilizzato, per non abbandonare la popolazione - in particolare femminile - al suo destino?

Quali sono i margini per un dialogo che supporti le componenti più flessibili del regime ed isoli quelle più oltranziste?


L'incontro è a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili



Mirella Loda è ordinario di Geografia e delegata per la cooperazione allo svluppo dell’Università di Firenze. E’ presidente fondatrice del corso di laurea magistrale in Geography, Spatial Management, Heritage for International Cooperation e responsabile scientifica del LaGeS-Laboratorio di Geografia Sociale.

Dal 2008 è stata responsabile di numerosi progetti di cooperazione in Afghanistan ed in Myanmar per incarico del Ministero degli Affari Esteri, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e di UNESCO. E’ membro del Expert Working Group for the Safeguarding of the Cultural Landscape and Archeological Remains of the Bamiyan Valley World Heritage Property.Il suo principale campo di interesse riguarda le trasformazioni in corso nella città contemporanea e la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, specialmente nelle destinazioni turistiche. Su questo argomento ha condotto numerose ricerche per conto del Comune di Firenze e della Regione Toscana.

Ha pubblicato 7 libri e un centinaio di articoli su riviste nazionali ed internazionali.



Vi aspettiamo

La Sezione Letteratura

Gabriella Messeri e Alessandra Pescarolo


Lunedì 21 ottobre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


Sezione Musica


TRIO FEBO

FEDERICA FRANCHI, violino

LUCA DONDI, violoncello

MATTEO FORLANI, pianoforte


Musiche di J. Brahms, D. Šostakovič


In collaborazione con l'ACCADEMIA STAUFFER CREMONA e con VILLA ORLANDO



Lunedì 21 ottobre 2024, alle ore 18, nella nostra sede in Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze), proseguirà l'importante collaborazione del Lyceum con l'Accademia Stauffer di Cremona con il concerto di un altro dei migliori gruppi da camera di questa prestigiosa istituzione: il Trio Febo, formato da Federica Franchi (violino), Luca Dondi (violoncello) e Matteo Forlani (pianoforte), che stanno perfezionandosi con il Quartetto di Cremona, il celebre ensemble particolarmente vicino al nostro Lyceum.

Il bellissimo programma propostoci dal Trio Febo inizierà con il Trio in Si maggiore op. 8, scritto dal ventenne Johannes Brahms nel 1853-1854, un'opera che rinnovò il genere del Trio con pianoforte e che ci entusiasma per la sua freschezza, l'esuberanza lirica, la tensione romantica e la densità sinfonica della sua scrittura: tutte qualità che saranno caratteristiche della successiva musica da camera del genio amburghese.

Il concerto proseguirà con il secondo Trio in mi minore op. 67 di Dmitrij Šostakovič, scritto tra il febbraio e l'agosto del 1944 e dedicato alla memoria di Ivan Sollertinskij, amico carissimo del compositore fin dai tempi del Conservatorio, che gli rimase fedele anche quando tutti gli avevano voltato le spalle a causa delle pesanti censure del regime sovietico. Questo lavoro è una pagina drammatica e tesa, come il momento storico in cui prese vita, e vi si alternano spettrali melodie e magie timbriche di sonorità inaudite per i tre strumenti, utilizzati in registri inconsueti, in un chiaroscuro che alterna episodi bizzarri, al limite del grottesco, a momenti di commovente lirismo.

All'iniziativa, oltre all'Accademia Stauffer, collabora anche Villa Orlando.

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 18 ottobre a sezionemusicalyceum@gmail.com


Il concerto è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. E' gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.

Vi aspettiamo!
Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese
Sezione Musica
Lyceum Club Internazionale di Firenze


Il Trio Febo nasce nel settembre 2021. Il nome del trio racchiude due significati: in primo luogo, si tratta di un tributo alle città d’origine dei musicisti (Bologna e Ferrara); in secondo luogo, l’epiteto “Febo” riconduce ad Apollo, uno degli dei dell’Olimpo e Dio della Musica.
I membri del trio sono animati dal loro amore per la musica da camera, incuriositi dal suo repertorio meraviglioso.
Il gruppo viene seguito preziosamente dai Maestri Davide Dondi e Simone Gramaglia. Nel giugno 2022 e nel marzo 2023 il Trio Febo prende parte alla masterclass del Maisky Trio (composto da Sascha Maisky, Lily Maisky e Mischa Maisky), organizzata dallo Stauffer Center for Strings. Ad agosto dello stesso anno partecipano anche alla masterclass tenuta dai Maestri Kyril Zlotnikov (Jerusalem Quartet) e Simone Gramaglia, inserita nell’ambito del Filippo Nicosia Chamber Music Award 2022 a Faenza; in questo contesto, viene loro assegnato il premio Ricordi/UMPC Award.
Nel settembre 2022 si inserisce nella rete delle Dimore del Quartetto. Nell’ottobre 2022 il gruppo è entrato a far parte dell’Accademia Stauffer, nella quale frequenta il corso Artist Diploma sotto la guida del Quartetto di Cremona. Partecipano a Masterclass interne all’Accademia Stauffer, tenute dai Maestri Eckart Runge (Artemis Quartet), Mark Messenger (Royal College of Music London), Michele Campanella, Ettore Causa (Yale School of Music), Miguel da Silva, Alexander Pavlovsky (Jerusalem Quartet), Basil Vendryes e Antonio Valentino (Trio Debussy).
Nell’estate del 2023, grazie alla collaborazione con le Dimore del Quartetto, ha effettuato una tournée in varie città piemontesi. Tiene concerti in Italia e in Germania, partecipando a rassegne di alto livello.

Sabato 19 ottobre ore 10


La Sezione Attività Sociali presenta


Visita del Percorso Museale di Santa Maria Nuova tenuta dal Dott. Giancarlo Landini Presidente della Fondazione S. Maria Nuova ETS.


Il ritrovo è in Piazza S. Maria Nuova 1 a Firenze.


La visita con il Dott. Giancarlo Landini è per un gruppo di massimo 20 persone. Se le adesioni eccedessero tale numero, sarà creato un secondo gruppo con partenza allo stesso orario, guidato da un collaboratore della Fondazione.


Massimo numero di prenotazioni: 30.

La prenotazione è obbligatoria entro lunedì 14 ottobre alla mail attivitasocialilyceum@gmail.com

costo della visita € 10,00


La “Fondazione Santa Maria Nuova ETS”, voluta dall’Azienda Sanitaria di Firenze, ora USL Toscana Centro, oltre a svolgere funzioni di carattere sanitario, esercita la tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse storico-artistico di proprietà dell’Azienda e si occupa delle attività connesse al percorso museale dell’area monumentale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, comprese quelle di sviluppo e promozione del museo e di organizzazione degli eventi. Sostiene inoltre interventi a favore del patrimonio storico-artistico dell’Ospedale.

Nella Fondazione, dal 2020, sono confluite le attività culturali dell’Associazione Centro di documentazione per la storia dell’assistenza e della sanità, compresa la gestione della Biblioteca del Centro.


La visita del percorso museale sarà guidata per noi dal Presidente della Fondazione Dott. Giancarlo Landini. Già direttore della Medicina interna dell’ospedale di Santa Maria Nuova ed artefice, dal 2016, dell’unificazione e costituzione del Dipartimento unico delle medicine interne e specialità mediche dei 13 presidi ospedalieri dell’azienda. Cultore di studi storici è grande conoscitore della storia sanitaria, artistica e architettonica dell’ospedale SMN, uno dei più antichi del mondo ancora in attività. Attraverso la gestione del percorso museale Landini ha fatto conoscere all’Italia e al mondo il patrimonio sanitario fiorentino.


Vi aspettiamo

La Sezione Attività Sociali

Maria Laura Piccinini, Anna Margherita Jasink

Giovedì 17 ottobre alle 18

Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze) 


Sezione Rapporti Internazionali e Sezione Musica


presentazione del romanzo L'Apolide di Alessandra Jatta.


Lucia Tonini, insieme all'Autrice, ripercorrerà le vicende della famiglia Olsufiev, costretta all'esilio dall'avvento del regime comunista. Una storia privata intrecciata con la grande Storia del '900, in cui la protagonista è Olga Olsufiev, bisnonna della scrittrice, che, con il supporto di testimonianze, documenti e foto, ne ha ricostruito il profilo.


Le parole sfumeranno sulle note della pianista Alice Michahelles, anche lei bisnipote di Olga, che ci donerà altre emozioni eseguendo pagine di autori russi coevi alla vicenda: la Marcia dalla Suite dello Schiaccianoci di P. I. Čajkovskij nella splendida trascrizione di Mikhail Pletnev, l’Étude-tableau op. 29 n. 5 di Sergej Rachmaninov e la Piano-Rag-Music di Igor Stravinskij.


L’iniziativa è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. È gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.


Vi aspettiamo!

Barbara Lastrucci e Tiziana Tramonti

Sezione Rapporti internazionali

Eleonora Negri e Irene Weber Froboese

Sezione Musica

Lyceum Club Internazionale di Firenze



Alessandra Jatta è nata a Roma nel 1960.

Laureata alla Sapienza in lingua e letteratura russa e diplomata alla Sorbonne di Parigi e all’Istituto Pushkin di Mosca, ha vissuto all'estero per diversi anni lavorando come traduttrice, interprete, giornalista e organizzatrice di eventi.

Ha due figli e vive attualmente a Roma.

L’apolide, suo secondo romanzo e sequel di Foglie sparse, narra le vicende della famiglia Olsufiev in fuga dalla rivoluzione russa. Basato su documenti storici, diari, lettere e foto in possesso dell’autrice, discendente di questa nobile famiglia, il romanzo è l’appassionante storia di una fuga e di un approdo in Italia.


Lucia Tonini, laureata in letteratura russa, si occupa di cultura e arte russa dell’Ottocento e primo Novecento con particolare riguardo alla letteratura di viaggio e al collezionismo nell’ambito dei rapporti fra Russia e Italia . Fra i temi ricorrenti di ricerca è l’eredità culturale dei Demidov e la comunità russa a Firenze. Ha insegnato letteratura e arte russa presso l’Università “l’Orientale” di Napoli e attualmente insegna letteratura russa all’Università di Pisa. Ha lungamente collaborato col Gabinetto G.P. Vieusseux e partecipa a programmi di ricerca e pubblicazioni in Russia e in Italia. E’ membro dell’AIS (Associazione Slavisti Italiani), di CSAR (Centro studi sulle Arti della Russia) e dell’Accademia delle Arti del Disegno.


Discendente da una famiglia cosmopolita di artisti e letterati, Alice Michahelles è nata a Firenze, dove ha studiato Pianoforte e Musica da Camera presso il Conservatorio “L. Cherubini”. Ha proseguito la formazione con Konstantin Bogino, studiando Composizione alla Musikhochschule di Vienna e ottenendo il Certificato professionale Jacques Dalcroze.

Ha suonato da solista e in formazioni cameristiche in Europa, Stati Uniti, Cile e Medio Oriente, essendo ospite assidua della Sala della Gesellschaft für Musiktheater di Vienna e compiendo tournées in Turchia e in Egitto.

Con il Quartetto Alkman ha registrato musiche di Mozart dal vivo per Radiotre Suite.

Più recentemente si è esibita in forme di “concerto narrato”, dialogando con il pubblico e coniugando la vocazione divulgativa col talento pianistico. Tra questi, i concerti all’Ellis Theatre di Marlborough (UK), alla Rassegna Musicale di Bobbio, alla Camerata Musicale di Parma, alla Harmony International Music Academy di Roma (dove è risultata vincitrice solista del bando di selezione per Concerti), al Conventino e al GAMO di Firenze.

Ha composto opere per ragazzi, come Il tenace soldatino di stagno, Haensel e Gretel e Il re Nudo, rappresentate al Musicampus del Festival “Cesi” ad Acquasparta ed utilizzate in varie scuole primarie di Roma.

È stata docente di Pianoforte Complementare presso i Corsi Preaccademici del Conservatorio Santa Cecilia a Roma e Maestro collaboratore per la Danza presso il Teatro dell'Opera di Roma. Attualmente è Maestro collaboratore e docente di Musica secondo il Metodo Dalcroze presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma e tiene concerti e seminari presso la Marlborough College Summer School (UK).

Martedì 15 ottobre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


Il Lyceum Club Internazionale di Firenze presenta il secondo incontro di


EDUCAZIONE FINANZIARIA

Relatrice: Valentina Vignozzi


L'educazione finanziaria è il processo di acquisizione di competenze e conoscenze che permettono alle persone di gestire in modo consapevole e responsabile le proprie finanze.

Un buon inizio è acquisire una serie di nozioni fondamentali e poi approfondire, ulteriormente, in base alle esigenze e agli obiettivi finanziari personali.

Durante questo secondo incontro parleremo di Finanza Sostenibile, vista la rilevanza a livello globale, soprattutto per affrontare sfide come il cambiamento climatico, la riduzione delle diseguaglianze e la promozione di uno sviluppo economico più inclusivo e responsabile. Approfondiremo come anche noi, con i nostri risparmi, possiamo aiutare il pianeta.

L'obiettivoprincipale è quello di promuovere pratiche economiche che non solo siano redditizie, ma anche responsabili dal punto di vista etico e sostenibili nel lungo termine.


Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. È gradita la prenotazione scrivendo a: vignozzivalentina@gmail.com


Vi aspettiamo

Sabato 12 ottobre 2024, alle ore 9,45


La Sezione Arte presenta


VISITA ALLA FONDAZIONE ROBERTO LONGHI


la Sezione Arte ha curato per voi sabato 12 ottobre, una speciale visita guidata alla Fondazione Longhi di Firenze.


Villa Tasso la casa privata di Roberto Longhi e sua moglie Anna Banti dal 1939 al 1970, è oggi sede della Fondazione Longhi, che cura l’importante collezione d’arte raccolta dallo storico dell’arte durante tutta una vita. Nel 1971, per volontà della moglie nasce la fondazione che cura e rende fruibile “a vantaggio delle giovani generazioni” la biblioteca, la fototeca e la collezione d’arte personale, con opere che vanno dal Duecento al Novecento, ma soprattutto rende omaggio alla sua identità culturale.

Scriveva Longhi: “l’opera non sta mai da sola, è sempre un rapporto con un’altra opera d’arte..” “….Affermai spesso la necessità di studiare l’opera d’arte in relazione con le precedenti, ma affermai anche e sempre come l’opera d’arte abbia un valore intrinseco, presa in se stessa, in quanto solo l’artefice l’ha creata. Esaminare le opere, scoprire l’occulto legame tra l’esteriore e l’intento dell’artefice doveva essere uno dei nostri fini…”


Roberto Longhi lo studioso che è stato una delle voci più geniali della storiografia artistica che introduce un metodo di studio assolutamente innovativo, inventando un linguaggio visibile, una parola figurata che aumenta le nostre capacità di vedere. Grazie alle sue letture noi vediamo di più, l’emozione della parola restituisce vita alle reliquie della storia. Il suo sguardo critico, abbandonando ogni impostazione teorica o filosofica, in un continuo scambio tra passato e presente ha cambiato volto alla storia dell’arte.



L’appuntamento è previsto all’ingresso del Museo, alle ore 9:30 in via benedetto Fortini, 30 – 50125 Firenze.


Entriamo alle 9.45, orario di inizio della visita guidata

L’ingresso è possibile per un massimo di 20 persone.

Il costo della visita guidata comprensiva di biglietto d’ingresso è di euro 15,00.


E’ possibile prenotare entro il 10 ottobre 2024 alle ore 11.00, all’indirizzo mail: artelyceum@gmail.com


Per qualsiasi ulteriore informazione potete chiamare Tessa Castellano al 3471321109.


Vi aspettiamo

La Sezione Arte

Tessa Castellano, Ippolita Venezze del Bono

Giovedì 10 ottobre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


La Sezione Attività Sociali presenta la conferenza


L'OSPEDALE DI SANTA MARIA NUOVA

Relatrice: Esther Diana


ESTHER DIANA, architetto, già Direttrice del Centro di Documentazione per la Storia dell'Assistenza e della Sanità, esperta di valorizzazione dei beni storici delle istituzioni sanitarie toscane; in particolare dei patrimoni appartenenti agli ospedali fiorentini di Santa Maria Nuova e di San Giovanni di Dio e del Ceppo di Pistoia.


SANTA MARIA NUOVA a Firenze, un ospedale tra i più antichi d’Europa che dalla fondazione (1288) non ha mai interrotto l’attività assistenziale. Una istituzione ricca di opere d’arte accumulate nei secoli e firmate dai più celebri artisti del Rinascimento. Ne parleremo contestualizzando la loro presenza in rapporto alla formazione e evoluzione architettonica dell’istituzione e a quella ‘cultura dell’assistenza’ che ha, nella mai venuta meno correlazione tra medico, artista e malato, la sua più interessante e incisiva peculiarità.


Vi aspettiamo

La Sezione Attività Sociali

Maria Laura Piccinini, Anna Margherita Jasink

Lunedì 7 ottobre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


Sezione Musica


QUARTETTO DI GENOVA

YESENIA VICENTINI e FILIPPO TACCOGNA, violini

TERESA VALENZA, viola; ANASTASIA D'AMICO, violoncello


Musiche di J. Haydn, L. Perosi e J. Brahms
In collaborazione con ACCADEMIA STAUFFER CREMONA e con VILLA ORLANDO


Lunedì 7 ottobre 2024, alle ore 18, nella nostra sede in Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze) inaugureremo un'importante collaborazione con l'Accademia Stauffer di Cremona. Questa prestigiosa istituzione ha scelto per noi uno dei migliori gruppi da camera che si stanno perfezionando con il Quartetto di Cremona, un celebre ensemble particolarmente vicino al nostro Lyceum: ascolteremo il Quartetto di Genova (formato da Yenesia Vicentini e Filippo Taccogna, violini; Teresa Valenza, viola; Anastasia D'Amico, violoncello) in un programma che prevede in apertura il Quartetto per archi n. 81 in Sol maggiore, Hob:III:81 di Joseph Haydn, che lo scrisse a 67 anni nel 1799.

E' questo il primo di sei quartetti commissionati dal Principe Lobkowitz e dei quali solo due furono ultimati. Questo Quartetto è ricco di novità sperimentali, come la forma sonata ampiamente riveduta, piena di false riprese del tema principale, di scambi contrappuntistici, di improvvisi scarti ritmici e passaggi quasi inavvertibili dalla polifonia all'omofonia: tante piccole sorprese, che Haydn dissemina lungo il percorso musicale, inserite in un discorso talmente fluido, che all'ascolto sembrano un divertito rincorrersi di eventi mai definitivi.

Dopo questo capolavoro ascolteremo una trascrizione per quartetto d'archi della meditativa Elegia in Do minore scritta originariamente per violoncello e pianoforte da Lorenzo Perosi e, infine, il Quartetto op. 51 n. 2 in La minore scritto da Johannes Brahms nel 1873. E' questo un lavoro di acceso lirismo, meno intimistico e meno malinconico del "solito" ultimo Brahms, che culmina, nel Finale, in un appassionato Rondò zingaresco.


All'iniziativa, oltre all'Accademia Stauffer, collabora anche Villa Orlando.


Prenotazione obbligatoria entro venerdì 4 ottobre a sezionemusicalyceum@gmail.com


Il concerto è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. E' gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.


Vi aspettiamo!

Eleonora Negri, Irene Weber Froboese

Sezione Musica



Il Quartetto di Genova, nato nel 2021 fra le mura del Conservatorio Niccolò Paganini nella classe del m° Carlo Costalbano, studia attualmente con il Quartetto di Cremona presso l’Accademia Stauffer ed è formato dalle prime parti e solisti dell’Orchestra Paganini. All’interno dell’Accademia cremonese hanno frequentato masterclass di importanti quartettisti, quali Günter Pichler (Quartetto Alban Berg) e Kyril Zlotnikov (Jerusalem Quartet) . Partecipando al Festival Internazionale di Musica da Camera di Zeist, il Quartetto di Genova ha avuto modo di lavorare con Alexander Pavlovsky (Jerusalem Quartet), Mark Schumann (Schumann Quartet) e Marcin Sieniawski (Amar Quartet).
La caratteristica che più contraddistingue il gruppo, rendendolo unico sul panorama nazionale, è che i quattro componenti sono strumentalmente cresciuti insieme: in particolare i due violini e la viola hanno studiato sotto la guida dello stesso docente, il m° Vittorio Marchese. Al di là dello stesso modo di suonare, il loro affiatamento è favorito da una visione e un linguaggio musicale comune appreso sin dall'inizio dei loro studi, fattori che generano un’omogenea intensità sonora e timbrica.
Più volte i quattro strumentisti sono stati selezionati individualmente per rappresentare il Conservatorio Paganini e hanno ottenuto premi e riconoscimenti in concorsi internazionali e l’attribuzione di borse di studio debuttando in importanti sale, come quella del “Museo degli strumenti ad Arco” di Cremona, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Apollo di Lecce, il Teatro Orfeo di Taranto, l’Auditorium Verdi di Milano, l'Auditorium Manzoni di Bologna, la Sala Nervi in Vaticano alla presenza di Papa Francesco e, all’estero, al Consolato Italiano di Nizza, al Teatro dell’Opera e al Théâtre de Variétés di Montecarlo, al Palais de l’Europe di Mentone, al Teatro di Bastia in Corsica, al Peace Center di Betlemme, in Svizzera, in Polonia, in Estonia, in Belgio, in Olanda, in Spagna ed in Grecia.
Nel 2022, in collaborazione con la GOG, hanno inaugurato il nuovo Teatro Akropolis di Genova e si sono inoltre esibiti all'interno dell'apertura dell'anno accademico 2022-2023 dell'UniGe, uno degli eventi culturali più importanti per la città di Genova.
Collaborano attivamente con numerose associazioni e rassegne, quali Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini, Festival Musicale del Mediterraneo, Paganini Genova Festival, Liguria delle Arti, GAM, Libi'n Selàa, Perosi Festival, Associazione Pentagramma, Rencontres Musicales de Méditerranée, GOG, Filarmonica città di Chiavari e, nel 2023, hanno eseguito in anteprima assoluta "Musica per Forza": uno spettacolo ideato per il
per il giorno della Memoria dalla regista Lorenza Codignola Bo e dal quartetto stesso, con il supporto degli "Amici di Paganini" e del "MEI".

Sabato 5 ottobre ore 11,

La Sezione Arte presenta

Visita guidata alla Fondazione Rovati corso Venezia 51 Milano


Nel quartiere di Porta Venezia, incoronato dalla rivista Time Out tra i quaranta quartieri più belli al mondo è nato un nuovo museo: ilMuseo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati.


Antichità e arte contemporanea convivono nelle sale: più di 200 opere tra vasi, ex voto, urne cinerarie, bronzi etruschi sono esposte accanto a capolavori di Lucio Fontana, Arturo Martini, Pablo Picasso, Andy Warhol, in un dialogo continuo e sorprendente.


Il palazzo di fronte ai Giardini Indro Montanelli, costruito nel 1871, è stato della famiglia Bocconi, poi dei Rizzoli, e infine dei Rovati


La visita inizia dalle sale ipogee, progettate da Mario Cucinella per richiamare i tumuli funerari etruschi di Cerveteri, patrimonio dell’umanità: tre sale circolari e una ellittica, costruite senza spigoli e senza giunture, dove tutto è linea curva. Le pareti in conci di pietra, disegnati a uno a uno e montati su strutture studiate appositamente, richiamano le stratificazioni della terra.

Sotto queste incredibili volte sono in mostra i reperti etruschi, incluso il Guerriero Cernuschi, simbolo del museo, in dialogo con opere contemporanee, come il vaso di Picasso che ripropone un banchetto etrusco, o la testina in bronzo dorato di Alberto Giacometti.


Si prosegue poi sul Piano Nobile, dove le sale del palazzo sono state restaurate e riprogettate per diventare scrigno degno delle opere in esposizione: tra enormi specchi settecenteschi, porte dorate, pavimenti e camini di marmo, scopri opere antiche e contemporanee che vivono insieme gli spazi.


Di grande impatto è la Sala Ontani, dove il colore fucsia acceso delle pareti diventa parte essenziale dell’esperienza visiva, dove l’arte contemporanea appesa ai muri e le opere etrusche in mostra sul tavolo di design al centro della stanza si fondono in grande armonia.


Oltre al percorso museale visiteremo la mostra temporanea “Il volto e l’allegoria”. Sculture di Lorenzo Bartolini curata dal prof Carlo Sisi.


La mostra "Il volto e l’allegoria. Sculture di Lorenzo Bartolini" introduce all’arte dello scultore Lorenzo Bartolini concentrandosi su due aspetti della pratica dell’artista e sviluppandoli a partire da altrettante opere particolarmente rappresentative della sua produzione. Nelle opere in mostra, Bartolini esprime compiutamente l’esperienza romantica del purismo italiano della prima metà dell’800, di cui è stato tra i maggiori protagonisti, con il ritorno formale e spirituale all’idealismo artistico quattrocentesco. Al centro due tematiche: l’allegoria e il ritratto.


La mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Luigi Rovati.


L’appuntamento è previsto all’ingresso del Museo, alle ore 11.00 in Corso Venezia, 52, 20121 Milano


Entriamo alle 11.10, orario di inizio della visita guidata.


L’ingresso è possibile per un massimo di 20 persone.

Il costo della visita guidata comprensiva di biglietto d’ingresso è di € 24,00.


Alla fine della visita andremo a colazione al ristorante il Rigolo, in via Solferino 11, ristorante caratteristico che ha ricevuto dal comune di Milano l’onore di “Bottega Storica” come rappresentante della memoria storica della città. Si potrà arrivare con 8 minuti di taxi o con una piacevole passeggiata di circa 20 minuti attraversando il quartiere di Brera sempre vivace e attraente.


E’ possibile prenotare entro il 30 settembre 2024 all’indirizzo mail: artelyceum@gmail.com 

specificando per favore anche la prenotazione del ristorante.


Per la prenotazione dei treni, con Trenitalia è possibile usufruire dell’offerta andata e ritorno in giornata con lo sconto del 60% in giornata. L’offerta è valida fino a tre giorni prima della partenza il numero del call center è 892021

FIRENZE Santa Maria Novella – MILANO Centrale

Con trenitalia

Orario partenza: 7:55 - con arrivo alle 9:50

Orario partenza: 8:55 - con arrivo alle 10:50


MILANO Centrale – FIRENZE Santa Maria Novella

Con trenitalia

Orario di partenza: 16:10 – con arrivo 18:04

Orario di partenza: 17:10 – con arrivo alle 19:04


Vi aspettiamo

La Sezione Arte

Tessa Castellano, Ippolita Venezze del Bono

Lunedì 30 settembre alle ore 19

Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze)


Sezione Musica in collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze Onlus


Il Lyceum ospiterà un altro concerto della rassegna Fortissimissimo Firenze Festival, progetto artistico curato da Andrea Lucchesini per gli Amici della Musica di Firenze e occasione preziosa per uno sguardo sul panorama dei migliori giovani talenti della musica classica in Italia.

Protagonisti di questo concerto saranno un flautista di fama internazionale, Alberto Navarra, e la pianista Marianna Tongiorgi.

Il programma si compone di quattro splendide tappe della letteratura per flauto e pianoforte e si aprirà con una trascrizione del magico Prélude à l’après-midi d’un faune scritto da Claude Debussy nel 1894, uno dei sortilegi musicali che ricreano l'atmosfera onirica, la calura estiva e l'abbandono sensuale del fauno protagonista del poema di Stéphane Mallarmé, il quale confessò che "Questa musica prolunga l'emozione della mia poesia e ne definisce l'ambiente più intensamente del colore".


Seguirà un altro capolavoro francese pensato per il duo di flauto e pianoforte, la Sonata di Francis Poulenc FP 164, completata nel 1957, che ci incanterà con l'eleganza soave della sua scrittura.


Entreremo poi nel salotto di Robert e Clara Schumann con i Fantasiestücke op. 73 di Robert Schumann, del 1849, pensati per un organico variabile, a seconda delle disponibilità, per le serate di Hausmusik in cui, al pianoforte, si sarebbe potuto unire il clarinetto, l'oboe, il violino, il violoncello o, come in questo caso, il esse si sviluppano seguendo un percorso in cui il tempo accelera progressivamente e cresce la tensione da una sezione all'altra, dal nostalgico lirismo della pagina iniziale all'agitazione della sezione centrale, fino allo slancio conclusivo.


L'ingresso gratuito al concerto è riservato in esclusiva a Socie e Amici del Lyceum Club Internazionale di Firenze in regola con la quota sociale 2024, per i quali, fino ad esaurimento dei limitati posti disponibili, è necessaria la prenotazione via email a sezionemusicalyceum@gmail.com entro Venerdì 20 settembre.

Vi aspettiamo!
Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese
Sezione Musica
Lyceum Club Internazionale di Firenze



Alberto Navarra ha attirato l’attenzione del pubblico nel 2022 vincendo il Carl Nielsen International Flute Competition di Odense, aggiungendo ulteriore prestigio al suo portfolio di recenti successi in concorsi internazionali quali il “Severino Gazzelloni” Flute competition (2021) e il “Premiul Dorel Baicu” (2020).
Dal settembre 2022 Alberto Navarra si è unito ai Berliner Philharmoniker come membro della prestigiosa Karajan Akademie, con cui ha già avuto la possibilità di suonare al Festival di Salisburgo, al Lucerne Festival e ai BBC Proms di Londra, sotto la direzione di Kirill Petrenko. Nel 2023 si è esibito da solista con la Aarhus Symfoniorkester e con l’Odense Symfoniorkester.
Ha collaborato come primo flauto con l’Orchestra del Teatro La Fenice, La Filarmonica di Milano, I Solisti di Pavia, Ensemble Albéniz, Orchestra Haydn e l’Orchestra Freixenet.
Nato a Mondovì, ha iniziato gli studi con Maurizio Valentini al Conservatorio di Cuneo, per poi proseguire con Andrea Manco e Andrea Oliva presso l’Accademia Internazionale di Imola e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Premiato con borse di studio dalla Fundación Albéniz e da Francesco e Marina Moncada di Paternò, nel 2019 è entrato all'Escuela Superior de Música Reina Sofía di Madrid come allievo di Jacques Zoon e Salvador Martinez Tos.

Marianna Tongiorgi si è diplomata sotto la guida di Alessandro Gagliardi e Daniel Rivera presso l’Istituto “Mascagni” di Livorno. Perfezionandosi con Marcella Crudeli, nel 2023 ha conseguito il diploma di Corso Superiore (biennale) presso la Schola Cantorum di Parigi. Si è poi diplomata in Musica da Camera nel 2017 sotto la guida di Nazzareno Carusi presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e, nel 2018, con Giampaolo Pretto presso la Scuola di Musica di Fiesole. Ha frequentato masterclass con Pier Narciso Masi, Alan Weiss e Lilya Zilberstein presso l’Accademia Chigiana.
Vincitrice di più di 25 concorsi nazionali e internazionali, nel 2012 ottiene il 2° premio nelle categorie giovanili del Concorso Internazionale “F. Chopin” di Roma, nel 2016 risulta vincitrice della sezione Musica da Camera al concorso “Città di Riccione” in formazione di duo e trio; nel 2017, con il Trio di Imola, vince la sezione Musica da Camera al Concorso Europeo di Moncalieri e al Concorso “Musica Insieme” di Asti.
Come pianista accompagnatrice lavora da anni presso la Fondazione Accademia di Imola e come collaboratrice pianistica è stata spesso convocata dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia Filarmonica di Bologna e l’Accademia Internazionale ICONS di Novara.

Venerdì 27 settembre alle ore 19

Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze)


Sezione Musica in collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze Onlus


Il Lyceum ospiterà un secondo concerto della rassegna Fortissimissimo Firenze Festival, progetto artistico curato da Andrea Lucchesini per gli Amici della Musica di Firenze e occasione preziosa per uno sguardo sul panorama dei migliori giovani talenti della musica classica in Italia.


Protagoniste di questo concerto saranno due splendide musiciste: la violoncellista Maria Salvatori e la pianista Rosamaria Macaluso.


Il programma si aprirà con l'Adagio dal balletto Il limpido ruscello di Dmitrij Šostakovič, che debuttò al Teatro Michajlovskij di Leningrado nel 1935. La pagina che ascolteremo è un momento lirico di questo lavoro, quarto numero della Suite che ne fu tratta, ma sia questa che il balletto sono spariti per lungo tempo, essendo lavori emblematici della pesante censura che un genio come Šostakovič dovette subire tutta la vita. Infatti, pur avendo riscosso un grande successo alle sue prime rappresentazioni, il balletto ricevette una stroncatura sulla "Pravda" che portò al ritiro dell'opera e della sua musica, oltre che all'arresto di uno dei suoi librettisti, che fu giustiziato in un gulag. Ascolteremo, dunque, questa pagina come una testimonianza del lirismo di cui Šostakovič fu capace, nonostante la durezza delle circostanze in cui poté esprimersi sotto il regime stalinista.


Con la seconda Sonata per violoncello e pianoforte in fa maggiore op. 99 di Johannes Brahms, del 1866, ci troveremo di fronte a uno dei meravigliosi capolavori in cui il compositore amburghese si espresse attraverso la voce calda e intima del violoncello e del registro medio-grave del pianoforte, che qui si fondono in un perfetto equilibrio timbrico. La scrittura, particolarmente impegnativa per il violoncello, si caratterizza per l'essenziale concisione e il flusso impetuoso del primo movimento, per l'intensità espressiva del secondo, l'energia imperiosa del terzo e l'intonazione quasi lirica dell'ultimo tempo, in forte contrasto con lo stile grandioso dei movimenti precedenti.


La seconda Sonata per violoncello e pianoforte op. 81 di Nikolaj Jakovlevič Mjaskovskij concluderà questo magnifico programma con un lavoro poco conosciuto di un musicista considerato il padre della sinfonia sovietica, la cui cifra stilistica è l'intimismo e la poesia del “non detto”. Dedicata al giovane Rostropovich, che la eseguì per la prima volta con Alexander Dedyukhin il 5 marzo 1949, la Sonata è ricca di richiami folklorici, di una cantabilità appassionata e coinvolgente.


L'ingresso gratuito al concerto è riservato in esclusiva a Socie e Amici del Lyceum Club Internazionale di Firenze in regola con la quota sociale 2024. Per la partecipazione, fino ad esaurimento dei limitati posti disponibili, è necessaria la prenotazione via email a sezionemusicalyceum@gmail.com entro martedì 24 settembre.

Vi aspettiamo!
Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese
Sezione Musica
Lyceum Club Internazionale di Firenze




Maria Salvatori (2004) inizia lo studio del violoncello a cinque anni e dimostra fin da subito un talento particolare, che la porta presto a ottenere significativi riconoscimenti.
Nel 2016 vince la borsa di studio come migliore studente della Scuola di Musica di Fiesole, che frequenta nella classe di Marianne Chen prima e Luca Provenzani poi. Nel 2017 inizia a studiare con Ivan Monighetti a Basilea. Nel 2021 vince la borsa di studio per l’ingresso alla Escuela de Música Reina Sofia di Madrid che frequenta da settembre 2021. Ha frequentato masterclass con Natalia Gutman, David Geringas, Franz Helmerson, Mario Brunello.
Ha vinto premi nazionali e internazionali, come i primi premi al Concorso Nazionale “Riviera Etrusca”, al 7° Concorso Internazionale “Antonio Salieri”, all’11° Concorso Internazionale “Antonio Janigro” in Croazia, al XII Premio Crescendo – Città di Firenze nel 2021 e il terzo premio al 4thPenderecki International Cello Competition di Cracovia nel 2023. Nel 2019 ha vinto l’audizione come primo violoncello della Royal Concertgebouw Youth Orchestra di Amsterdam e, nel 2020, quella per lo stesso ruolo nella Verbier Festival Junior Orchestra (VFJO). Beneficia di una borsa di studio della Internationale Musikakademie in Liechtenstein.

Rosamaria Macaluso (2003) debutta a dieci anni con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Hobart Earle presso il Politeama Garibaldi di Palermo. Nel 2013 viene premiata come “outstanding talent” all’Ibla Grand Prize e invitata a esibirsi alla Carnegie Hall di New York. Successivamente vince numerosi concorsi pianistici, tra cui il Premio Abbado, il Concorso Città di Cremona, il Concorso Internazionale di Foggia, il Premio Hermès, il Concorso Attraverso i Suoni e il Premio Crescendo della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Ha conseguito il diploma accademico di primo livello presso il Conservatorio di Palermo e, attualmente, segue il corso di perfezionamento con Andrea Lucchesini alla Scuola di Musica di Fiesole. È sostenuta dall’Associazione Musica con le Ali.

Ha tenuto concerti presso la sala Piatti a Bergamo, la Filarmonica Eliodoro Sollima e Associazione Amici della Musica di Palermo, il festival “I Giardini della Filarmonica” organizzato dalla Filarmonica Romana, GAM di Milano, il Ravenna Festival, al Centro Arte Vito Frazzi e nella casa Mozart di Rovereto in duo con Caterina Isaia. Si è esibita in un recital al ridotto Toscanini del Teatro alla Scala e in duo con Maria Salvatori nel programma “La stanza della musica” su Rai Radio 3.

Giovedì 26 settembre 2024, alle ore 18

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


La Sezione Letteratura presenta


"Parigi vista dagli italiani 1855-1914" che si terrà giovedì 26 settembre 2024 alle ore 18,00 


Relatrice: Anne-Christine Faitrop-Porta 

 

Compiono a Parigi il «salto vitale» numerosi artisti italiani come De Nittis, Boldini, Medardo Rosso, Carrà, Balla, Boccioni, Modigliani, De Chirico, e letterati fra cui Marinetti, Papini, Ungaretti, Palazzeschi.

Romanzieri, giornalisti, avvocati, medici o professori, i viaggiatori arrivano a Parigi principalmente dal Nord e dal Centro dell’Italia, ma anche da Napoli e dalla Sicilia. Sono attratti tutti dall’incanto e dalla magia di questa «capitale dell’Ottocento». Colpiti dall’immensità della città e dalla frenesia della circolazione, gli Italiani osservano e descrivono appassionati l’incessante sfilare sui grandi Boulevards, le passeggiate mondane agli Champs-Elysées ancora rustici o al Bois de Boulogne, i caffè, i Bals di Montmartre, ma anche, come Prezzolini, le lezioni alla Sorbonne e al Collège de France.

Come rileva De Amicis, non si vede mai Parigi per la prima volta, in realtà la si riconosce. Con Victor Hugo si visita Notre-Dame, con Zola le Halles, con Musset il Luxembourg, con Murger il Quartier Latin. E più ancora dei monumenti, sono gli idoli letterari che si vanno a riverire, quali Hugo e Zola.

Fa vibrare i viaggiatori più austeri, come Fogazzaro, questa città femminea, nella quale in ogni campo regna sovrana la Parisienne. Dalla febbre di Parigi si sente travolto ogni Italiano e secondo la felice espressione di Matilde Serao, ognuno vi diventa «multanime».

 

Anne-Christine Faitrop-Porta è Professeur honoraire des Universités in Francia, Commandeur des Palmes académiques, Médaille vermeil de l’Académie française, Medaglia d’argento del Ministero della Pubblica Istruzione, vincitrice di prestigiosi premi letterari. Ha pubblicato venti libri e oltre centotrenta articoli in riviste e atti di convegni e fatto più di  centoventi conferenze sui contatti culturali tra la Francia e l'Italia alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento e su Corrado Alvaro, dopo averne riscoperto la traduzione, la prima in Italia, di una delle pagine più belle della Recherche du temps perdu di Proust. Ha indagato con metodo storico e filologico l'influsso dell'Italia sugli scrittori che vi hanno viaggiato fra cui Ernest Renan, sul quale ha organizzato due convegni a Roma e a Firenze, Émile Zola, Paul Bourget, René Bazin, sul quale ha organizzato un convegno a Firenze e André Maurel, profondo ammiratore dell’Italia ma caduto nell’oblio, che ha riscoperto pubblicandone i viaggi in Calabria e in Sicilia. Questa conferenza sui viaggiatori italiani a Parigi dal 1855 al 1914 nasce dal libro su questo tema che ha pubblicato presso il CIRVI, il Centro di ricerche sul viaggio in Italia di Torino Moncalieri, seguito da un altro volume su Roma vista dai Francesi, più precisamente dai grandi compositori che nell’Ottocento, da Gounod a Debussy,  soggiornarono a Villa Medici.

 

Vi aspettiamo!

Gabriella Messeri e Alessandra Pescarolo 

Sezione Letteratura

Lunedì 23 settembre 2024, alle ore 19

Palazzo Adami Lami Lungarno Guicciardini, 17, Firenze


Sezione Musica

in collaborazione con Gli Amici della Musica Firenze Onlus


Il Lyceum Club Internazionale Firenze tornerà ad ospitare tre concerti della rassegna Fortissimissimo Firenze Festival, progetto artistico curato da Andrea Lucchesini per gli Amici della Musica di Firenze e occasione preziosa per uno sguardo sul panorama dei migliori giovani talenti della musica classica in Italia.


In questo primo concerto ascolteremo il Trio Hieracon, composto dal violinista Gioele Pierro, dal violoncellista Gabriele Marchese e dalla pianista Maria José Palla. In programma il sesto Trio con pianoforte op. 70 n. 2 di Ludwig van Beethoven, un luminoso lavoro del 1808 che fece scrivere a Ernst Theodor Amadeus Hoffmann: "si richiama alla maniera musicale di Haydn... il paesaggio che evoca è chiaro e sereno ». Seguirà il Trio con pianoforte n. 5 scritto esattamente due secoli dopo da Alberto Colla, che richiama nel sottotitolo "Concinnitas" l'eleganza di un linguaggio compositivo facilmente fruibile dal pubblico, ma che è frutto di una raffinata teoria armonica, che affonda le sue radici nell'Armonia di gravitazione di Roberto Lupi. In chiusura di programma il Trio op. 110, composto da Robert Schumann nel 1851 a Düsseldorf, in occasione della sua ultima felice stagione creativa, riflessa nell'impetuosa e travolgente bellezza tematica dei quattro movimenti di questo lavoro.


L'ingresso gratuito al concerto è riservato in esclusiva a Socie e Amici del Lyceum Club Internazionale di Firenze in regola con la quota sociale 2024. Per la partecipazione, fino ad esaurimento dei limitati posti disponibili, è necessaria la prenotazione via email a sezionemusicalyceum@gmail.com entro Venerdì 20 settembre.


Vi aspettiamo!

Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese

Sezione Musica

Lyceum Club Internazionale di Firenze



Gioele Pierro (Oxford, 2001) inizia lo studio del violino a otto anni. Seguito da Umberto Fantini, nel 2022 si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Torino, in cui è tutt’ora diplomando di Composizione sotto la guida di Giulio Castagnoli. Dal 2022 è il violinista del Trio Hieracon, con cui studia attualmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Ivan Rabaglia. Dal 2023 è il secondo violino del Quartetto Petra. Si è perfezionato con Lukas Hagen, Ivan Rabaglia, Daniel Roberts, Marco Rizzi, Ilya Grubert, Christophe Giovaninnetti, Steffan Morris, Simon Rowland-Jones, Enrico Pace, Bruno Canino, Christophe Coin, Tom Stone.
In ambito concertistico ha collaborato con l’Unione Musicale e l’OFT di Torino, il Festival des Nuits Romantiques di Aix-Les-Bains e il Rotary Club di Asti. Il suo brano Wanderlust, per violino solo, ha ottenuto il primo premio all’edizione 2022 del Premio FDG.

Gabriele Marchese (1998) inizia lo studio del violoncello a otto anni con Dario Destefano, diplomandosi nel 2021 al Conservatorio di Torino con il massimo dei voti. Si è perfezionato con Relja Lukic, Alain Meunier, Amedeo Cicchese e Matthias Bartolomey.

Dal 2022 è il violoncello del Trio Hieracon. In ambito orchestrale ha collaborato con il Teatro Regio di Torino, Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e ricopre attualmente il ruolo di primo violoncello dell’Orchestra 1813, connessa con il Teatro Sociale di Como. Ha partecipato a diversi concerti organizzati dall’Unione Musicale di Torino.

Maria José Palla nasce a Cagliari e, a undici anni, inizia lo studio del pianoforte presso il Conservatorio della sua città. Si è esibita in concerti cameristici, da solista e con l’orchestra. Importanti per la sua crescita sono stati gli incontri musicali con Enrico Pace, Benedetto Lupo, Claudio Martínez Mehner, François-Joëlle Thiollier e Dimitri Alexeev. Attualmente si sta perfezionando con Enrico Pace presso l’Accademia di Musica di Pinerolo. Ha recentemente conseguito la Laurea di secondo livello presso il Conservatorio di Torino, nella classe di Claudio Voghera. Collabora con l’Unione Musicale di Torino, Nei Suoni dei Luoghi, Festival des Nuits Romantiques e ottiene riconoscimenti in concorsi pianistici italiani. Dal 2022 è pianista del Trio Hieracon.

Care Socie, Amici e Frequentatori del Lyceum,
 

la Sezione Attività sociali vi aspetta mercoledì 11 settembre, alle ore 17.30, per una visita al complesso della ex Manifattura Tabacchi e all’edificio del Teatro Puccini.

 

Enrico Bartocci, architetto e guida turistica specializzata, ci accompagnerà in questi magnifici esempi del Razionalismo architettonico, narrando le vicende sociali di questi luoghi, dove la figura femminile ha avuto un ruolo di spiccato rilievo, descrivendone l’attività produttiva e l’evoluzione strutturale, fino all’attuale progetto di trasformazione in Polo multifunzionale.

 

Seguirà alle ore 19 cena a buffet allo Shake Caffè interno alla Manifattura, riservato in via esclusiva per i Partecipanti.

 

Costo della serata: € 40,00.

Si prega di confermare la propria partecipazione alla mail attivitasocialilyceum@gmail.com entro il 6 settembre 2024

 

 

Vi aspettiamo!

Maria Laura Piccinini e Anna Margherita Jasink 

Sezione Attività Sociali 

Lunedì 16 settembre 2024, alle ore 18, nella sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze, in Palazzo Adami Lami (Lungarno Guicciardini, 17 - Firenze)


Omaggio alla figura di Ada Cullino Marcori con un concerto realizzato in collaborazione tra il Lyceum e la Fondazione Ada Cullino Marcori.


Ne saranno protagonisti due interpreti di levatura internazionale, il soprano Sophie Gallagher e il pianista Clive Britton, che presenteranno tre capolavori di lirica vocale da camera su testi di particolare intensità poetica, i cui versi celebrano l'anelito verso l'infinito, il sentimento della natura e l'amore coniugale.

Il programma incornicia i quattro Lieder op. 2 di Alban Berg, scritti fra i 1908 e il 1910 su testi di Friedrich Hebbel e Alfred Mombert, fra due opere di Robert Schumann che risalgono allo stesso anno 1840, quando egli poté finalmente sposare l'amatissima Clara Wieck, dopo anni di sofferto fidanzamento. Questa felicità coniugale è all'origine della fioritura di tanti capolavori liederistici che Schumann intonò sui testi dei suoi poeti più amati e ne avremo due meravigliosi esempi nel Liederkreis (Ciclo di canti) op. 24, che aprirà il concerto su liriche di Heinrich Heine, e nel ciclo Frauenliebe und -Leben (Amore e vita di donna) op. 42, su testi di Adalbert von Chamisso, nei quali prenderà voce il sentimento femminile, nelle varie fasi dell'incontro con l'amato e del matrimonio con lui, delle gioie della maternità e dell'intimità domestica, fino al dolore della vedovanza.


Il concerto è a ingresso libero, fino al raggiungimento dei posti disponibili. E' gradito un contributo liberale al Lyceum da parte dei non associati.


Vi aspettiamo!

Eleonora Negri ed Irene Weber Froboese

Sezione Musica

Lyceum Club Internazionale di Firenze



Sophie Gallagher, cantante lirica, ha ricevuto il primo premio alla Gustav Mahler Competition di Ginevra in duo con il pianista Émile Chandellier. Il suo debutto europeo è avvenuto al Maggio Musicale Fiorentino, nel ruolo di Emmie nell'opera Albert Herring di Benjamin Britten, sotto la direzione di Jonathan Webb, e all'Opéra de Lausanne, nel Dido and Aeneas di Henry Purcell, diretta da Harry Bickett. Ha tenuto un recital solistico a Londra presso la Queen's Gallery a Buckingham Palace e ha cantato nell'Oratorio di Natale di Schutz a St. John's Smith Square.
Sophie ha studiato canto, violoncello, pianoforte e organo in Inghilterra prima di dedicarsi interamente al canto. Si è diplomata al Royal College of Music (Josephine Baker Prize) e si è poi trasferita a Firenze; si è laureata con un Masters degree alla Haute École de Musique di Ginevra.
Dal 2020, Sophie è artista in residenza di Brera Musica alla Pinacoteca di Brera a Milano ed ha preso parte alla produzione del film Peregrin and the Giant Fish.
Nella stagione 2022/2023 Sophie ha cantato il ruolo di Rachel nella prima esecuzione di The Song of the Ladder di John Barber a Firenze e quello di Fiordiligi in Così fan tutte di Mozart al Bâtiment des Forces Motrices di Ginevra. Collabora regolarmente con l'orchestra Gli Angeli di Ginevra. La loro recente esecuzione della Passione secondo S. Giovanni di Bach al Victoria Hall ha riscosso successo di pubblico e della stampa ("The young Sophie Gallagher has all the vocal assets for this type of repertoire, round voice and fruity tone”, le temps.ch). Ha recentemente inciso un CD da solista per l'etichetta Claves Records.


“... The balance between natural extroversion and poetical insight held one captivated from the first note to the last”: così scrive Stephen Pettit sul "Times", in occasione di un recital di Clive Britton alla Wigmore Hall, Londra.

Tutta la sua formazione pianistica si è svolta sotto la guida di Claudio Arrau, allievo di Martin Krause, discepolo di Franz Liszt, che ha trasmesso la filosofia artistica, la tecnica analitica e la disciplina pianistica di Liszt alle generazioni future: Clive Britton ne è un diretto testimone.

Regolarmente invitato dalle principali istituzioni concertistiche europee e statunitensi, particolare consenso ricevono le esecuzioni di Clive Britton dell'integrale opera pianistica di Schumann, delle tre ultime Sonate di Schubert, delle Sonate di Beethoven messe in relazione con i caposaldi della letteratura pianistica romantica.

Per l’interrelazione filosofica tra musica, arte visiva e letteratura, scaturente dall'esecuzione dei tre Anni di pellegrinaggio di Liszt, Clive Britton è regolarmente invitato a tenere recitals e seminari da università ed istituzioni culturali internazionali.
Clive Britton tiene regolarmente corsi, seminari e piano-masterclasses in Inghilterra, Francia, Italia, dove, tra l'altro, dal 2018 ha concepito e tiene "The Arrau Piano Surgery": un corso basato su un approccio didattico innovativo presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano, in collaborazione con Steinway Italia.

Clive Britton è direttore artistico e fondatore di Camerata Asolo, concepita con l'obiettivo di formare un ambiente creativo dove i grandi musicisti di oggi lavorano per applicare, sviluppare, documentare e trasmettere ai giovani musicisti i principi fondamentali delle tradizioni e prassi esecutive, attualmente a serio rischio di estinzione. La documentazione audiovisiva formerà il primo archivio digitale del suo genere: uno strumento di informazione ed educazione virtuale messo a disposizione di tutti.

Ha fondato e diretto il Music FestiValGardena, a cui, dal 1996 al 2002, ha affiancato un’accademia di musica da camera e solistica, invitando docenti e concertisti come Barry Tuckwell, Norbert Brainin, Robert Cohen, Maria Kliegel, Richard Stoltzman.

Presso la Pinacoteca di Brera a Milano è direttore artistico di Brera/Musica, per cui musicisti e storici dell'arte interagiscono nell'esplorazione ed approfondimento dell'espressione del linguaggio artistico in musica e pittura.