22 febbraio

La Sezione Letteratura ha il piacere di invitarvi all'incontro di

giovedì 22 febbraio, ore 17,30, con Stefano Bartezzaghi, che ci condurrà in un originale percorso sulla creatività a partire dal suo libro Mettere al mondo il mondo.

Tutto quanto facciamo per essere detti creativi, e chi ce lo fa fare.

(Giunti-Bompiani, 2021)

  

Sopra, l’alto cielo da cui le Muse offrono ispirazioni divine alle privilegiate aspirazioni degli artisti e dei geni. Sotto, il livello terreno a cui la legge di gravità tiene ancorati noialtri, gente della strada. E in mezzo?

A un certo punto del secolo scorso si è sentita risuonare una parola rotonda ed espressiva: “creatività”. I discorsi sulla creatività si sono presto infittiti e allargati a ogni ambito dell’attività umana: la creatività è dei designer ed è dei cantautori, degli stilisti e dei programmatori di computer, dei pubblicitari e dei bricoleur, dei bambini e dei tecnologi. Cosa esattamente esprima una parola tanto espressiva è difficile e anzi impossibile da precisare. Intanto però questi discorsi hanno finito per edificare una sorta di piramide che dalla terra punta verso il cielo. La creatività eleva: come l’artista con la sua opera pare voler emulare il Creatore, così chiunque può sperare di parere un artista, grazie alla propria creatività.

 

Stefano Bartezzaghi (Milano, 1962) insegna Semiotica della creatività all'Università IULM di Milano. Dirige le collane "Campo aperto" e "Amletica leggera" della casa editrice Bompiani. Collabora dal 2000 a «la Repubblica» su cui firma un cruciverba al giorno dall'aprile del 2019. I suoi ultimi libri sono Mettere al mondo il mondo (Bompiani, 2021) e Senza distinzione. Di sesso, di razza, di lingua (Peoplepub, 2022).